Oscar Giannino l’aveva detto: “Tempo scaduto, caro Barzanti” ora che il Monte dei Paschi è fallito è da ipocriti scandalizzarsi
Ripubblico un post del 19 ottobre 2012 perché i miei nuovi lettori comprendano la complessità dei giochi a Siena. L’onesto Oscar Giannino, a voce alta, richiamava l’attenzione sulle responsabilità del massimo intellettuale senese, Roberto Barzanti, che troppo tardi denunciava l’insostenibilità della gestione del Monte.
Oggi, è tutto chiaro ai milioni di italiani che assistono basiti al crollo di un intero sistema di potere basato sul Monte dei Paschi. Le responsabilità sono del PD e non solo, altro che “il partito fa il partito e la banca, la banca” (Pierluigi Bersani).
Oreste Grani
Siena 4 – Tempo scaduto, caro Barzanti: ora ascoltalo dalla viva voce di Oscar Giannino
Oscar Giannino, durante la sua autorevole rubrica a Radio24, riportando la notizia che l’ex sindaco di Siena Roberto Barzanti ha versato lacrime di coccodrillo sui gravissimi errori commessi nella gestione della ricchezza senese, unico caso al mondo dove denaro a profusione e giacimenti culturali si trovavano in egual misura presenti nel territorio, lo ha rimproverato alzando la voce: “È troppo tardi!“. Aggiungendo che 500 anni di storia del Monte sono stati azzerati da dei comunisti (incapaci).
ASCOLTA: Oscar Giannino su Roberto Barzanti
Lo ribadisco anch’io, per i troppi Barzanti il tempo è scaduto. Eppure Roberto Barzanti non è uno qualunque: sindaco, parlamentare europeo dal 1984 al 1999, vicepresidente, poi presidente della Commissione cultura sempre al Parlamento europeo.
Ancora mi scotta il ricordo di avergli scritto e in seguito nei colloqui intercorsi, quasi pregandolo – per il bene di Siena e per il Paese tutto – di dimenticare il rancore che portava a Pierluigi Piccini. Nei fatti, ottenni un’ipocrita risposta che allego:
A tutto ciò seguì il rifiuto a collaborare e la diffida, rivolta ai miei collaboratori, di associare il suo nome a quello di Ipazia. Dovemmo ritirare decine di migliaia di volantini, copia di quello seguente:
Secondo me, la ragione che oppose e oppone (?) Barzanti a Piccini risiede nella sconfitta che il primo riportò alle “primarie” del lontano 1993, fatte a Siena – le prime in Italia – per stabilire, con consultazione popolare, chi avrebbe dovuto fare il sindaco.
La mia finalità era di unire – anche tramite Claudio Martelli – tre ex sindaci, comunisti e socialisti (Vittorio Mazzoni della Stella, Roberto Barzanti e Pierluigi Piccini) presumendo che persone colte e apparentemente esperte di complessità, facessero di Siena un laboratorio politico per il Paese, alla vigilia delle ore drammatiche che ora stiamo vivendo. Proposi di rendere Siena e il Monte dei Paschi il nostro Piave.
Detto fatto, sopraffatti dal riflesso condizionato del contradaiolo, iniziarono a tramare perché nulla andasse per il verso giusto, facendo pagare questo loro modo di essere, per primo, a Claudio Martelli.
Oreste Grani