Il geniale preveggente Massimo D’Alema ancora presidente del Copasir
Il 25/10/2012 intitolavo una riflessione “1/DESTRA O SINISTRA? IL COGLIONE DI DESTRA (BERLUSCONI) SI TOGLIE DI MEZZO E NOI, COME ERCOLE, SIAMO AL BIVIO” facendo riferimento a Silvio Berlusconi che annunciava di volersi togliere di mezzo.
In attesa di una candidatura a sinistra per completare la castrazione/rottamazione, decido io chi è il “vincitore”.
Il Premio al più coglione della sinistra va, secondo l’indicazione implicita nei ricordi di Enrico Fierro sul Fatto Quotidiano di ieri, a Massimo D’Alema attuale presidente del Copasir che già nel lontano 1993 ci rassicurava: “È impensabile che il dott. Berlusconi entri in politica, non siamo mica in Brasile”.
Così parlò Zarathustra/D’Alema. Nel frattempo, grazie ai troppi “baffini”, l’Italia è finita come tutti sappiamo e il Brasile si prepara a diventare una potenza mondiale.
Dio li fa e poi li accoppia.
Oreste Grani
Non che sia mia abitudine difendere D’Alema, ma è chiaro che il suo fosse già un intervento politico, che significava: “se e quando Berlusconi entrerà in politica sarà una cosa da Repubblica delle Banane”. In questo era anzi assolutamente all’avanguardia.
Semmai, e ancora di più vista l’esperienza internazionale di D’Alema, è interessante vedere come nel ’94 si usasse ancora il Brasile come paragone negativo, mentre oggi è una delle potenze economiche e sociali trainanti del pianeta. Anche in questo caso, comunque, si trattava evidentemente di un modo di dire basato sull’effettivo stato delle cose.
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Sulla bandiera del Brasile, da sempre, campeggia il motto: “Ordem e Progresso”; altro che “banane”. A nostro avviso, il tono di D’Alema rimane quello di un presuntuoso che non ha colto la pericolosità del soggetto e del momento. Grazie per l’attenzione.
Oreste Grani
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