Questa sera a piazza San Giovanni, grazie al M5S, nasce la nuova Repubblica. Non dimentichiamo chi è stato (ad esempio Stefano Bisi) nemico della Patria e del cambiamento.

“Combatti l’errore non col ferro, non col fuoco, ma con la verità.

Istruisci l’ignorante.

Metti sempre la ragione dalla tua parte.

Ama il tuo Paese e procura di essergli devoto fino al sacrificio della tua vita.

Pensa che non è il lavoro che ti onora o ti degrada, ma il modo in cui lo eserciti.

Rallegrati della giustizia, adirati contro l’iniquità.”

Caro Stefano Bisi, è ora di combattere l’errore con la verità.

Franco Ceccuzzi: chi era costui?

Caro Stefano Bisi quando noi di Ipazia Preveggenza Tecnologica e Ipazia Promos le consigliavamo di non essere a completa disposizione dei suoi padroni e foraggiatori (con i denari della collettività e dei correntisti) Giuseppe Mussari e Franco Ceccuzzi, in realtà la volevamo invitare a “istruire l’ignorante” e “mettere la ragione dalla sua parte”, pensando “che non è il lavoro che ti onora o ti degrada, ma il modo in cui lo eserciti”.

La invitavamo, con molto rispetto, a rallegrarsi della giustizia e adirarsi contro l’iniquità. Se, con un po’ di umiltà, ci avesse ascoltato, oggi non starebbe dalla parte dei responsabili del saccheggio dei valori, (prima di tutto morali) della città di Siena.

Lei ricorderà certamente quando la invitavamo a non stampare insulti contro le donne e gli uomini onesti di Ipazia Preveggenza Tecnologica e Ipazia Promos, volontari nel loro agire a Siena, senza secondi fini se non quello di amare il proprio Paese, in assoluta devozione, fino all’estremo sacrificio della vita. Agivamo a Siena senza, come invece lei ed altri insinuavate, avere padroni se non la nostra coscienza. Non c’è mai stato nessun Francesco Gaetano Caltagirone o similari dietro ad Ipazia. È dietro a lei e a quelli come lei che c’è sempre qualcuno.  Oggi è tardi per i ripensamenti.

Lei è tra i massimi responsabili di quanto è stato fatto a Siena perché gli “italiani senesi”, non aprissero gli occhi in tempo. Ogni parola scritta o fatta scrivere sul giornale che lei dirigeva, è diventata sostanza complice della rovina a cui oggi assistiamo.

Viva Ipazia alessandrina, viva il nuovo risorgimento che auspicavamo partisse da Siena nel lontano 2011 e che lei, con i Franco Ceccuzzi, Giuseppe Mussari, Giuliano Amato, Franco Bassanini, Luigi Berlinguer, Massimo D’Alema, Pierluigi Bersani, Roberto Barzanti, Alessandro Nannini, Denis Verdini, Silvio Berlusconi respingendo Ipazia che è “il moto che accellera il cambiamento”, avete inutilmente tentato di fermare.

Cambiamento che invece, questa sera, da piazza San Giovanni in Roma, inesorabilmente, prenderà le mosse grazie a Beppe Grillo e al MoVimento 5 Stelle. Senza di lei e contro i suoi padroni.

Difficile essere nemici di Ipazia.

Oreste Grani

P.S.: Lei, che da anni si dichiara pubblicamente affiliato alla Massoneria, dovrebbe sapere chi è San Giovanni e che cosa è San Giovanni per i veri massoni.