Caro Ferrara è meglio arrendersi subito, piuttosto che …
All’ultimo minuto utile, dalle colonne del Il Foglio, diretto dalla cloaca massima che risponde al nome di Giuliano Ferrara, si evoca il pericolo di quanto potrebbe accadere se, tra poche ore, fosse il MoVimento 5 Stelle a vincere: “Così, ormai, arrendersi bisogna. Con le mani alzate bene in vista, bisogna consegnarsi. “Come vecchi gerarchi fascisti, come attori con i teatri vuoti”. Senza applausi, sberleffi se andrà bene, sennò qualche sputo – perché ci sono sempre sputi nell’aria, dentro l’aria guasta d’Italia – magari spintoni. Affrettarsi finché si può, finché la via di scampo è tenuta benignamente aperta. Di corsa, in mutande, a mani vuote – come quelli che salivano sull’ultimo elicottero americano a Saigon, mentre i vietcong entravano in città, un salire affannato, un prendersi a reciproche pedate, un bestemmiare e un ammucchiarsi: e i sacrificati finali laggiù, abbandonati alla sorte e alle vendette sul tetto dell’ambasciata ormai indifendibile…” (Stefano Di Michele)
Queste scene descritte sono quanto molti italiani si aspettano accada. Aggiungo io istruzioni per l’uso:
1) Rileggere “La casta dei giornalisti. Così l’editoria italiana è stata sovvenzionata e assimilata alla casta dei politici.” ed. Stampa Alternativa di Beppe Lopez.
2) Fornire spunti documentati ai giovani eletti al Parlamento nelle fila del M5S per togliere subito i contributi all’editoria.
3) Prendere a calci in culo Giuliano Ferrara e tutti quelli che, come lui, si fanno vanto di aver tradito, per denaro, la Repubblica italiana servendo un servizio segreto di paese terzo.
4) Togliere a Ferrara la pensione da parlamentare europeo, da ex ministro e tutti i privilegi previsti dal trattamento Casagit.
Tutto questo da subito. Il resto verrà scavando negli archivi di Stato.
Oreste Grani