Copasir, Copasir, fortissimamente Copasir: le donne e gli uomini onesti del M5S si meritano la presidenza del Copasir. Per cominciare.
Che ognuno faccia ciò che può perché i 162 rappresentanti al Parlamento, eletti nel MoVimento 5 Stelle, espressione di milioni di cittadini che hanno a cuore le sorti della Repubblica, si sentano, quotidianamente, supportati dai loro legittimi elettori. In questo spirito, quando potrò, segnalerò ai rappresentanti del popolo, senz’altro fine che informarli, i luoghi istituzionali dove, a mio giudizio si gioca la partita della legalità. Incominciamo oggi con COPASIR e CONSIP. Le sigle suonano simili ma sono due cose diverse e al tempo stesso, fra di loro, in strettissimo rapporto.
Oreste Grani
P.S. Le notizie di questa natura, le mando direttamente, nel modo gradito dal MoVimento 5 Stelle elettronicamente ai 162 eletti.
C’è un solo Paese al mondo dove i Servizi Segreti possono essere definiti da esponenti del governo o da deputati al Parlamento, con incarico specifico nel Copasir (Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica), “un carrozzone e uno stipendificio”. In questi termini, nella precedente legislatura, il numero due del Copasir Giuseppe Esposito si esprimeva su come le nostre strutture apparivano ridotte: “I colleghi dei Servizi Segreti dei grandi paesi, ci trattano, ormai, come degli scolaretti”. Questo sfogo arrivava dopo la tragica conclusione dell’operazione che doveva salvare la vita all’ingegner Franco Lamolinara ucciso tragicamente in Nigeria.
Perché dovremmo spendere soldi in uno “stipendificio” che dovrebbe essere il luogo istituzionale del nostro pensiero strategico? È arrivato il tempo di ridurre drasticamente gli organici di queste strutture “imbottite” di raccomandati e persone selezionate senza criteri riferibili a un intelligence culturale.
Sto suggerendo, in questo momento, ai 162 neo eletti in Parlamento del MoVimento 5 Stelle di non farsi distrarre da presidenze di commissioni senza peso reale ma, viceversa, di chiedere immediatamente la Presidenza del Copasir. E allora ne vedremo delle belle. Compreso l’apertura dei famosi armadi che neanche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha voluto ordinare.
Oreste Grani