Gli uomini dello Stato non possono andare a letto con chi vogliono. È questione di sicurezza nazionale

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MOANA RACCONTA CRAXI

ALESSANDRO il bancario, Kiran il pornoattore, Pietro il faccendiere, Alfredo il boss. Nella seconda puntata del diario di Moana Pozzi, pubblicato sul Venerdì domani con Repubblica, il carnet degli amori comincia con nomi poco conosciuti, ma poi ecco la storia con Bettino Craxi che scopriamo particolarmente amante dei preliminari. Tra gli altri celebri amanti, spiccano Luciano De Crescenzo – che “profumava di cultura” ma offriva prestazioni “senza infamia e senza lode” – e l’ attore americano Harvey Keithel, a quanto pare deludentissimo. Tra un’ indiscrezione e l’ altra, viene fuori che Nicola Pietrangeli avrebbe l’ inopportuna abitudine di infilarsi il pigiama subito “dopo”, mentre Francesco Nuti e Andrea Roncati sarebbero da dieci e lode. Con il timidissimo Roberto Benigni invece la pornostar non riuscì a combinare niente.

01 dicembre 1994  La Repubblica

“MOANA POZZI ERA UNA SPIA DEL KGB”, LA RIVELAZIONE DI EVA HENGER -VIDEO

Leggo.it – Giovedì 21 Febbraio 2013 – 23:34

ROMA – Moana Pozzi, la pornostar più famosa d’Italia, era una spia del Kgb. A portare avanti la tesi Eva Henger, collega e amica di Moana, che dal salotto di Mistero spiega non solo che l’attrice non sarebbe morta il 15 settembre del 1994 a Lione, ma qualche giorno più tardi  e a causa del polio, ma che proprio lei, frequentatrice di politici e uomini d’affari, avrebbe potuto essere al servizio dello spionaggio russo. «È un segreto che ho sempre tenuto per me e solo oggi che Riccardo non c’è più voglio togliermi questo peso» – ha detto la vedova di Riccardo Schicci – «So con certezza che quella che è stata rivelata non era la data della morte di Moana. Lei due giorni prima telefonò e disse al Riccardo ‘sto molto meglio sono ingrassata 5 kg torno prestissimo e vorrei tornare al lavoro perché per le cure ho speso tantissimo’. Poi al telegiornale abbiamo appreso della sua morte ma Riccardo ha continuato a leggere il giornale mentre io piangevo perché mi dispiaceva. Ho detto ‘Riccardo ma stai bene? Stai reagendo in modo che non è da te’. Non so per quale motivo è stata falsificata la data di morte. Quando Riccardo mi ha fatto capire che non era quella c’è stato un silenzio tra queste mura sull’argomento, intoccabile. Riccardo era misterioso con tante telefonate fatte in giardino»

Una prima considerazione, se Eva Henger dice il vero: l’allora Presidente del Consiglio Bettino Craxi aveva come amante una spia del KGB e, come consigliere, un informatore della CIA, Giuliano Ferrara.

Ecco la sovranità del nostro Paese durante il periodo del tanto decantato affare Sigonella.

Poiché la collega e amica di  Moana, Ilona Staller, era a sua volta un agente ungherese, è facile immaginare che sia stata la ex deputata radicale ad avere reclutato la più giovane collega. Vero o falso che sia, chiediamo che la signora Staller restituisca gli stipendi percepiti da parlamentare italiana essendo lei “spia” rea confessa; come Ferrara.

Una nota. Mentre Bettino Craxi si divertiva con Moana, scopriva un tratto ben preciso del suo carattere, giacché scegliere una donna dai molteplici partner (e che partner) e dal connotato mestiere, quanto meno raccontava il suo grado di “apprezzamento” del femminile, nonché la raffinatezza dei gusti, quindi punti deboli e modi di pensare. Riposino in pace.

Veniamo ai vivi, per così dire.

Poiché anche l’ex Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, si è accoppiato con signore di diverse professioni (dalle prostitute alle presentatrici televisive mogli di agenti dei servizi segreti italiani) portate alla sua corte dai ruffiani: Lele Mora, Gianpiero Tarantini ed Emilio Fede su tutti, perché stupirsi se tra vent’anni qualcuna delle signore risulterà essere qualcos’altro oltre che una amante? Berlusconi giaceva, a volte, con le suddette signore sul lettone regalatogli formalmente da Vladimir Putin, ma, a mio giudizio, assemblato dagli eredi del Kgb.

Nessun moralismo, è solo una questione di sicurezza nazionale.

Oreste Grani

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DA UN EROTOMANE (CRAXI) AD UN ALTRO (BERLUSCONI). DA UN AGENTE SEGRETO (MOANA) FORSE, AD UN’ALTRA.


DIETRO AL BURLESQUE DI ARCORE, CI POTREBBE ESSERE BEN ALTRO

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Se la costumata Valentina Nappi non avesse minacciato questo blog di querele, oggi, le considerazioni inquietanti che seguono, le avremmo messe, per gioco e in simulazione volutamente scherzosa, in bocca a lei che, comunque, si potrebbe definire, senza offesa e senza tema di smentite, “di bocca buona”. E questo lo diciamo dopo che, avendo ricevuto il messaggio di diffida il giorno…, incuriositi, siamo andati a vedere da vicino, grazie alle mille opportunità che offre la rete, chi fosse realmente la ragazza, trovandola, abile e disponibile, in ogni genere di attività “orali”. Censurati dalla Nappi (è il colmo!), ci dobbiamo accontentare di far dire, quanto oggi scriviamo nel post che state leggendo, a quel mezzo soldo di cacio di Orestino che – un giorno – dopo avervelo per ora presentato corredato solo di una fotografia datata, vi racconteremo chi in realtà sia. Veniamo a quanto volevamo fosse garantito, come vero (non ovviamente autentico), dalla Valentina Nazionale, bellezza naturale scoperta da Rocco Siffredi, scelta da Maria Latella e valorizzata più volte da MicroMega, santuario dell’intellettualità laica ideato da Paolo Flores D’Arcais.

Veniamo al post shock!

Marysthell Polanco ha detto (e ridice) cose su Berlusconi e la minorenne Karima El Mahroug che solo “chi di dovere” ha deciso di non sapere e cioè che si “accoppiavano”, in piena reciproca consapevolezza anagrafica. Non sono interessato a questo aspetto della vicenda “Ruby ter” (tanto – ormai – quello che è stato, è stato) ma ad una affermazione che la Polanco fa durante l’intervista comparsa ieri sul Daily Mail: “Berlusconi dormiva poco e a me che gli chiedevo se fosse Superman, lui rispondeva, di essere Satana incarnato”.

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Faceva lo spiritoso o, nella foia, sbottonatasi, oltre che la patta dei pantaloni, anche la “bocca”,  gli usciva dall’inconscio questa verità a dir poco inquietante quasi fosse un vero e proprio “lapsus” demoniaco?

Scartiamo – per una volta – l’ipotesi che facesse lo spiritoso e immaginiamo che, caduti i freni inibitori durante gli accoppiamenti plurimi, dicesse la verità che dobbiamo immaginare mai amica di Berlusconi e tantomeno di Satana. Vediamo cosa succede. “Ucci ucci sento odor di” …ritualità proprio del tipo attribuita – da Giole Magaldi – a Silvio Berlusconi. Il Gran Maestro del Grande Oriente Democratico – mai smentito – ha più volte descritto Berlusconi meno inesperto di cose massoniche di come l’imprenditore di successo volesse far credere (l’iniziazione alla P2 – ad esempio – descritta come una barzelletta). Anzi, Magaldi sostiene che Berlusconi sia un attento cultore di astrologia, uno studioso di esoterismo egizio, un raffinato progettista in chiave esoterico-massonica dei suoi giardini in Sardegna e del mausoleo funebre già fatto costruire ad Arcore. Non solo, ma chi lo conosce, insinua che questi fatti sapienziali erano alla base dei “riti” bunga-bunghesi e, implicitamente, della grande vitalità sessuale di Berlusconi Silvio. Una vitalità che si potrebbe definire “satanica”. Giovinette possedute contro natura (così – quando pensava di non essere intercettata – asseriva la “nipote di Mubarak” definendosi, telefonicamente con Nicolle Minetti, “il culo preferito” del Presidente del Consiglio), mogli che alludono a sacrifici di giovinette offerte al “drago”, voci incontrollabili (vere leggende metropolitane?) che – sempre più insistenti – girano su “brutte abitudini emofile” che parrebbero legare Vladimir Putin a Silvio Berlusconi, suggeriscono esserci, nelle attività rituali di Berlusconi, la pretesa di un approccio religioso alla divinità (sia pur di tipo elementare e rudimentale), per i/le più deboli in spirito (è il livello circoscritto volutamente al “gioco del Bunga-Bunga”) ma di ben altro spessore, misteriosofico e sapienziale, riservato ad altri pochi eletti, da premiare, quasi fossero “complici di Satana” nell’attacco al mondo divino. Figure “schiave” ma gratificate (e rese fedeli) dall’essere iniziate, solo loro, ad aver chiaro che il “grembiulino” che gli veniva ritualmente consegnato serviva, una volta indossato all’altezza degli organi genitali, a copertura e protezione dei “centri di vita” o “chakra”,  creando così una qualche forma di scudo (shield) contro i nemici e gli “invidiosi”.

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Il sesso per coloro quindi diveniva cosa meno “inferiore”, di quanto si potrebbe pensare e il corrompere, usando denaro, gioielli, autovetture (tutti oggetti legati alla vanità umana e strumenti tipicamente attribuibili alle seduzioni messe in atto da Satana in persona), potrebbe essere il fine/dovere stesso del patto diabolico. Meno serate eleganti e “cazzarone”, da pirla brianzoli, e più patti indicibili contrattualizzati al fine di garantire i contraenti/vittime di tutti i benefici che il diabolico snocciola quando deve comprarsi l’animo o “il culo” di qualcuno. Dalla squadra e dal compasso che, in edilizia, hanno fatto inizialmente la fortuna del nostro, alle statuette falliche da baciare in atto di sottomissione, ci troviamo in presenza di un continuo intreccio (sempre ovviamente nel assoluto privato) di simbologie usate, di volta in volta, piegando tradizioni e saperi nobili, al solo fine di sentirsi “immortali” e “illuminati”. Berlusconi conoscitore – come sostiene Magaldi – dell’immaginario egizio/massonico negli anni deve aver ritenuto di essere la reincarnazione di Osiride, il dio che muore, rinasce e genera Horus. Nel caso del nostro Silvio, designa se stesso quale suo erede e successore”, al vertice del cosmo, grazie alle arti magiche di Iside sua consorte e madre. Un vero malato di mente che, tra l’altro, sentendosi immortale per patto fatto e promesse avute, non designa mai un successore. La tragedia del nostro Paese è aver consentito ad uno psicopatico, operato chirurgicamente esteticamente decine di volte, con capelli che – violando ancora una volta la natura – ha preteso di riavere fluenti e neri, in cerca permanente di erezioni (anch’esse innaturali), che si è sentito, negli anni, a volte, essere Osiride ed altre Iside (padrona di ogni disciplina iniziatica), di governare le cose e la vita della collettività. Ricordate le barzellette su Dio?

Iside allatta Horus

Berlusconi, confuso dall’iniziazione massonica e dai troppi studi esoterici fatti, prima e dopo il gennaio del 1978, si deve essere sentito una volta Osiride, altre Iside, altre volte Horus, figlio di Iside e di Osiride. Una mente resa farneticante da tanto occultismo, ha portato – negli anni – Berlusconi, a ritenere sua madre (ovvero la santa e saggia consigliera) Iside, raffigurandosela con in braccio Horus (lui stesso), re degli dei, tale e quale a Myrhiam di Nazareth, madre di Gesù, uomo-dio e re dell’universo, nella tradizione cristiana. Maria e Gesù sono – infatti – iconograficamente, Iside e Horus. Questa lettura storico-iconografica è una delle “complessità” del pensiero massonico, scusandomi – per la semplificazione – con quelli che di questa materia ne sanno centomila volte più di me. Nella mente di Silvio Berlusconi da troppi anni tutto questo di confonde ed esce dal recinto degli “studi e dalle ricerche sapienziali” (che ha fatto!), per farsi tentativo di vita vissuta. Se uno si sentisse Gesù/Horus riterrebbe, infatti, tutto il suo operare legittimo, se non doveroso. Questo a riprova che, l’avvicinarsi all’occulto, alla magia nera, senza avere mente forte ed addestrata, è pericoloso per se e, soprattutto, per gli altri.

Altro che Bunga-Bunga: dietro all’innocente burlesque, ci potrebbe essere ben altro. Sicuramente, approfondendo il tema, troveremmo una persona malata come suggerì – saggiamente – Veronica Lario, invitando la collettività a “fermarlo” e a curarlo. Prima che fosse troppo tardi. La signora, all’epoca ben consigliata, rimase – come spesso accade – profetessa inascoltata in patria. Anzi le sue lungimiranti parole stanno per essere sopraffatte dall’oblio e dall’apatia, e “satanasso” è sempre più libero si corrompere, sedurre i deboli di spirito dopo aver innestato una parte diabolica di se, nel vanesio e altrettanto pronto a tutto, Matteo Renzi.

José-López-Rega

Brutte storie che ricordano il mondo oscuro dell’occultista parapolitico piduista, Josè Lòpez Rega.

Chiudiamo questo bizzarro post con la domanda dalle cento pistole: con chi sta Marysthell Garcia Polanco e, qualora non stesse solo con se stessa, per chi lavora – da sempre – in questa vicenda?

Orestino Granetto che, anche lui, comincia a rischiare quando si inoltra dal certo verso l’incerto, dal vero verso il falso e viceversa.