“Quis custodiet ipsos custodes?”. Chi custodisce i custodi della Res Publica? Ovvero come Laura Caserta considerava eccessivo il mio patriottismo.

Cara Laura Caserta, come leggi, sono in buona compagnia con il mio fastidioso ed eccessivo (a tuo dire) patriottismo. Il pensiero poetico è di Lawrence Ferlinghetti.

Il pragmatismo e il senso degli affari lodati, per troppi anni e con superficialità, hanno rovinato il mio Paese. Che spero sia anche il tuo. Tornerò, quanto prima, sulle responsabilità che ognuno, in questa fase storica, è chiamato ad assumersi sul piano etico e morale. Soprattutto se, per impegno professionale o incarico pubblico, deve curare, esclusivamente, gli interessi della Repubblica. C’è un tempo per ogni cosa e ogni cosa ha il suo tempo, come l’Qoelet ci ricorda. E ora è tempo di chiarire quanto è accaduto tra noi, in Ipazia, con i Bartoletti, con i Licata e con i Cinaglia. A presto.

Oreste Grani

Pier Paolo Pasolini
Pier Paolo Pasolini

Pietà per la nazione i cui uomini sono pecore

e i cui pastori sono guide cattive

Pietà per la nazione i cui leader sono bugiardi

i cui saggi sono messi a tacere

Pietà per la nazione che non alza la propria voce

tranne che per lodare i conquistatori

e acclamare i prepotenti come eroi

e che aspira a comandare il mondo

con la forza e la tortura

Pietà per la nazione che non conosce

nessun’altra lingua se non la propria

nessun’ altra cultura se non la propria

Pietà per la nazione il cui fiato è danaro

e che dorme il sonno di quelli

con la pancia troppo piena

Pietà per la nazione – oh, pietà per gli uomini

che permettono che i propri diritti vengano erosi

e le proprie libertà spazzate via

Patria mia, lacrime di te

dolce terra di libertà!