Qualcuno ruba il portafoglio a Roberta Lombardi. Furto o Spionaggio Parlamentare?

“Qualcuno” invece di fare ciò che deve fare per finalità istituzionali, si è rimesso a fare il ladro? E proprio con i bravi ragazzi (quasi tutti patriotti) del M5S vi dovete mettere a fare i malandrini e i prepotenti?

Come spesso ho fatto, per dire ciò che penso, uso un flashback.

Il 30 ottobre 1992 Clemente Mastella, deputato al Parlamento della Democrazia Cristiana, inoltra “un’interrogazione urgente” per sapere se rispondono al vero le indiscrezioni che circolano circa l’esercizio di spionaggio a danno di parlamentari della Repubblica. Qualcuno spia i deputati nel torbido momento in cui vengono sequestrati gli archivi elettorali ed in cui imperversano le incrirninazione per tangentopoli? Lo spettro dello spionaggio, da sempre, aleggia a Montecitorio. Antonio Patuelli, deputato del PLI (oggi presidente ABI dopo Giuseppe Mussari), nel 1986 fece istituire una commissione d’inchiesta. Franco Piro, deputato del PSI, disse che la SIP, in combutta con i comunisti, mise a tacere una storia di intercettazioni telefoniche a Bologna. L’ex presidente del Consiglio, Bettino Craxi, fece bonificare tutti i telefoni di Palazzo Chigi. Nel 1981, Flaminio Piccoli dichiarò alla televisione che sospettava un grande ascolto telefonico clandestino.

Al di là delle intercettazioni telefoniche vanno ricordati altre fattispecie di spionaggio.

In quegli anni, ladri del tutto particolari, sono entrati – unicamente per rovistare – nell’ufficio del’ex ministro Vincenzo Scotti, ed inoltre in quelli di Riccardo Misasi, Elveno Pastorelli, Gianni De Michelis, Claudio Martelli, Giorgio Postal, Carmelo Conte, Calogero Mannino, Alma Cappiello, Carlo Vizzini, Alfredo Biondi, Francesco Macis, Elio Mensurati e Paolo Emilio Taviani. Quando Clemente Mastella era Sottosegretario alla Difesa, i ladri hanno visitato la sua abitazione tre volte. Denunciano intrusioni anche personaggi non politici come Biagio Agnes, il generale Roberto Jucci, Bruno Trentin. Ed ancora gli investigatori e le parti civili del processo Ustica, la redazione dell’Europeo, la sede del Movimento Popolare, la sede della Lega Nord a Milano e la segreteria della Commissione d’inchiesta BNL-Atlanta. Strani ladri sono persino riusciti a forzare la serratura dell’auto blindata di Vincenzo Parisi, capo della Polizia.

Meditate e vigilate amici del MoVimento 5 Stelle. I vostri avversari, che sono i nemici della Repubblica, faranno ben altro per fermarvi che indire nuove elezioni.

Oreste Grani