Bonino, Cancellieri, Idem, Carrozza, Kyenge – Le donne come fattore di cambiamento geopolitico
Come annunciato nel post del 7.11.12: Barack is back: “Non è il nostro esercito che ci fa forti ma le nostre università“, do inizio alla pubblicazione di: Global Trends 2025 – A Tranformed World, da cui è tratto il seguente brano.
Ho scelto di iniziare da un testo dedicato al femminile perché da decenni credo nel valore strategico della valorizzazione delle donne per lo sviluppo e la sicurezza del Paese e del Mondo.
Oreste Grani
Le donne come fattore di un cambiamento geopolitico
Una responsabilizzazione politica ed economica delle donne potrebbe trasformare il paesaggio globale nei prossimi venti anni. Questo trend è già evidente nell’area dell’economia: l’esplosione nella produttività economica globale negli anni recenti è stata portata tanto dall’incoraggiamento delle risorse umane – in particolare attraverso miglioramenti nella salute, nell’educazione e nelle opportunità di impiego per donne e ragazze – quanto dagli sviluppi tecnologici.
– La predominanza delle donne nel settore delle esportazioni manifatturiere nel sudest asiatico è una probabile chiave guida del successo di quella zona; le donne impiegate nel settore agricolo rispondono della metà della produzione mondiale di cibo – seppure senza alcun accesso affidabile a terra, credito, attrezzatura e mercati.
– Nei prossimi venti anni il crescente ingresso e mantenimento delle donne sul posto di lavoro potrebbe continuare a mitigare gli impatti economici dell’invecchiamento globale.
Le donne in gran parte dell’Asia e dell’America Latina stanno raggiungendo livelli di educazione più alti rispetto agli uomini, un trend che è particolarmente significativo in un’economia globale ad un alto capitale umano.
– I dati demografici indicano una correlazione significativa tra un maggiore livello di alfabetizzazione femminile ed un più saldo aumento del PIL all’interno della zona (es. le Americhe, Europa e Asia dell’Est). Viceversa, quelle regioni con i livelli di alfabetizzazione femminile più bassi (Asia occidentale e del Sud; il mondo arabo e l’Africa sub-sahariana.) sono le più povere al mondo.
– Maggiori opportunità di educazione per ragazze e donne sono anche un fattore contributivo al calo dei tassi di nascita mondiali – e di conseguenza ad una migliore salute delle madri. Le implicazioni a lungo termine di questo trend sono probabili includere meno orfani, meno malnutrizione, più bambini nelle scuole, ed altri contributi alla stabilità sociale.
Sebbene i dati sul coinvolgimento delle donne nella politica siano meno decisivi rispetto a quelli che riguardano la loro partecipazione economica, una responsabilizzazione politica delle donne potrebbe cambiare le priorità governative. Esempi così disparati come la Svezia e il Ruanda dimostrano come i paesi con un numero relativamente alto di donne politicamente attive diano grande importanza alle problematiche sociali come l’assistenza sanitaria, l’ambiente e lo sviluppo economico. Se questo trend andrà avanti nei prossimi 15-20 anni, come è probabile, un crescente numero di paesi potrebbe favorire i programmi sociali a discapito di quelli militari. Anche un migliore governo potrebbe essere un beneficio conseguente, dato che un più alto numero di donne in parlamento o con alte cariche governative è correlato con una minore corruzione.
In nessun altro luogo il ruolo delle donne è potenzialmente tanto importante per un cambiamento geopolitico quanto nel mondo musulmano. Le donne musulmane s’integrano in Europa molto meglio dei loro parenti uomini, in parte perché esse sono fiorenti nel sistema educativo, fatto che favorisce il loro ingresso in lavori in industrie di informazione o di servizi. I tassi di fertilità bruscamente in declino tra i musulmani in Europa mostrano questa disponibilità ad accettare lavori fuori casa ed un crescente rifiuto a adattarsi alle norme tradizionali. Nel breve termine, il declino delle tradizionali strutture familiari musulmane potrebbe aiutare a spiegare l’apertura di molti giovani uomini musulmani ai messaggi islamici radicali. Tuttavia, nel crescere le generazioni future, le donne potrebbero aiutare a mostrare la via per una maggiore integrazione sociale e ridurre le probabilità di un estremismo religioso. L’impatto di un numero sempre maggiore di donne nel luogo di lavoro potrebbe avere un impatto anche al di fuori dell’Europa. I paesi in via di modernizzazione nel Mediterraneo islamico hanno stretti legami con l’Europa, alla quale questi paesi hanno portato molti emigranti. Gli emigranti tornano a visitare o a ristabilirsi loro paese e portano con loro nuove idee ed aspettative. Questi paesi islamici ricevono anche influenze esterne dai mass media europei, attraverso le antenne satellitari e Internet.