Francesco Coccopalmerio, già ausiliare di Carlo Maria Martini, sarà il Moderator curiae

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Michelangelo Buonnaroti, disegno

Sin dal 12 marzo 2013, nelle forme rispettose cui sono stato educato, scrivevo il post:

Il Papa che sarà, dovrà risolvere il rapporto tra centro e periferia

Ho aspettato che i cardinali si siano chiusi in conclave, per immettere nel circuito web questo post. Per una forma di rispetto. Così come non ho mai evidenziato, se non con gli amici più fidati, che mi era nota, da mesi, la decisione del papa di lasciare l’incarico. Mi chiedo: se la data delle dimissioni era nota a Leo Rugens, con cronometrica precisione (28 febbraio 2013) in che Paese vivo e cosa fanno quelli che dovrebbero per incarico professionale e istituzionale elaborare queste informazioni?
Il Papa che sta per essere eletto dovrà tenere conto, tra l’altro di quanto ha saputo in modo comprensibile a tutti, dire il cardinale Francesco Coccopalmerio.
[…] Una relazione su quest’ultimo tema è stata tenuta dal cardinale Francesco Coccopalmerio, presidente del Pontificio consiglio per testi legislativi. Il porporato ambrosiano ha parlato della necessità di un migliore collegamento fra il Papa e i capi dicastero: serve un accesso e uno scambio costante con il Pontefice. Un tempo c’erano le cosiddette «udienze di tabella», incontri prefissati con un calendario che si estendeva a tutto l’anno ed era conosciuto in anticipo: non soltanto i  prefetti delle congregazioni, ma anche i segretari, cioè i numeri due, avevano accesso al Papa, che così poteva farsi un’idea diretta dei problemi e prendere decisioni. Negli ultimi decenni le «udienze di tabella» si sono ridotte, rimanendo in vigore soltanto per alcuni capi dicastero come i prefetti dei vescovi e dell’ex Sant’Uffizio. La Segreteria di Stato ha fatto sempre più da cuscinetto: in tempi recenti un cardinale capo dicastero ha dovuto attendere parecchi mesi prima di poter incontrare il Pontefice.
Il cardinale Coccopalmerio ha quindi parlato della necessità di un maggiore coordinamento e scambio di informazioni all’interno alla Curia stessa, tra i vari «ministeri». Il porporato ha toccato anche il tema del rapporto tra centro e periferia, tra Santa Sede e conferenze episcopali: è importante, ha sottolineato, che siano considerate di più le esigenze delle Chiese locali. Infine Coccopalmerio ha detto che «i tempi sono ormai maturi» per un aggiornamento della «Pastor Bonus», la costituzione con la quale nel 1988 Giovanni Paolo II riformò la Curia. Il cardinale non è  sceso nei particolari, ma in molti ormai condividono la necessità di snellimento e razionalizzazione. […]
Andrea Tornielli, La Stampa 6.3.13
Oggi, 27 giugno, stampa specializzata dà l’annuncio della probabile nomina del Cardinale Francesco Coccopalmerio a Moderator curiae.
Ogni parola, ogni disposizione, ogni nomina di Papa Francesco mi appaiono ragionati e coerenti con un pensiero strategico degno dei grandi artisti edificatori che nei secoli proprio il papato promuoveva e sosteneva economicamente: Bramante, Michelangelo, Bernini e Borromini.
Oreste Grani

ESCLUSIVO/ Ecco la riforma della Curia di Bergoglio. Arriva il Moderator, sarà Coccopalmerio. E Fisichellla…

Lunedì, 24 giugno 2013

di Antonino D’Anna

San Giovanni ha portato l’inizio dei cambiamenti in Vaticano. Secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, è da oggi che i posti fissi in Vaticano non sarebbero più sicuri per nessuno. Ma la notizia più clamorosa è la creazione di una nuova figura mai vista prima in Curia, il Moderator Curiae, sorta di “direttore generale”, o manager affiancato alla figura del Segretario di Stato. Affaritaliani può dare anche il nome ai lettori: sarà il cardinale Francesco Coccopalmerio, attuale presidente del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi, che si potrebbe insediare quest’estate nell’ambito della riforma voluta da Papa Francesco. Coccopalmerio è nato a San Giuliano Milanese ma è cresciuto a Parabiago: è un canonista di fama solido ed esperto. Ausiliare di Carlo Maria Martini negli anni ’80, ha saputo conquistarsi fama di uomo saggio e prudente, non incline ai colpi di testa ma anzi abituato a ragionare con i suoi interlocutori (leggi articolo completo).