Che sia mondato Berlusconi Silvio e con lui i “biscazzieri” della Lottomatica

Schermata 2013-08-29 a 18.31.43Chi legge da tempo Leo Rugens sa che facciamo della battaglia contro il dilagare delle slot machine uno dei capisaldi del nostro ragionamento sulla necessità di avere, come Paese, una Strategia di Sicurezza Nazionale e comportamenti concreti  nel contrasto all’azione della criminalità organizzata.

A conforto di questa affermazione vi invito a rileggere il post del 30 aprile 2013 “Cosa lega Luigi Preiti a Enrico Letta? Il gioco d’azzardo” e “Enrico Letta è con l’acqua alla gola” del 17 luglio 2013.

Non rimaniamo, quindi, stupiti della mascalzonata che, da ieri, ci sembra di aver capito, è in essere: della super multa (98 miliardi di euro) che era stata comminata alle società gestrici delle macchinette mangia soldi e rovina famiglie, il governo delle larghe intese, si accontenta di 728 milioni! Meno degli 800 milioni proposti, a stralcio, dal commercialista di turno,  ex ministro Augusto Fantozzi. E poi, un pò di tasse sui futuri introiti.

Se la proposta fantozziana gridava vendetta, cosa si deve dire di quanto è riuscito a fare l’irreprensibile bravo giovane, nipote di Gianni Letta?

Come dice il capo del Governo, è tempo di  fare squadra e mostrare coesione.

Coesione con il malaffare e con i gangster alla Corallo. E, con gli sponsor di VeDrò.

I 98 miliardi erano un vero pozzetto! Ma si poteva graziare il frodatore del fisco Berlusconi Silvio, sentenziato quale ideatore del raggiro allo Stato da i 15 giudici di Cassazione all’unanimità e condannare quei poveracci della Lottomatica o della Snai? La Giustizia deve essere giusta! O ci sbagliamo Ministra Bonino? Lei, in questa fase drammatica della politica, è la nostra vera delusione; non tanto per la questione Siria dove rimane lucida e agisce con prudenza,  sapendo che si rischia la Terza Guerra Mondiale ad andar dietro ai nevrotici piazzisti d’armi, ma per come riesce a convivere con i complici dei pusher del gioco d’azzardo. E dei loro amici usurai.

Mi auguro che queste nostre parole amare siano dettate dal turbamento che proviamo di fronte a quanto Lei accetta in questa compagnia di disinvolti. Passi per Alma e Alua ma l’alleanza con i papponi del gioco d’azzardo, è troppo.

Oreste Grani