Da questo momento si tratta di non temere nulla, se non la nostra viltà e quella della nostra gioventù
Nell’Italia dei misteri (Piazza Fontana, Piazza della Loggia, Italicus, Stazione di Bologna, rapimento e morte di Aldo Moro, etc, etc.), da alcuni anni è comparso quello che chiamerò, il Mistero dei Misteri: perché dopo decenni di “tagli di spesa” ed aumenti di pressione fiscale, ci troviamo con il terzo debito pubblico del Mondo e con i nostri creditori che ci comandano a bacchetta?
Il trucco misterioso è che, ogni anno, da decenni, gli oligarchi partitocratici che ci governano, senza far vedere (avete letto bene?) né capire (avete letto bene?) niente a nessuno, discutono e approvano tagli di spesa che sono riferiti, sempre, agli andamenti “tendenziali” degli anni successivi. Si taglia, ad esempio, il 20% dell’aumento della spesa futura e non la cifra corrispondente alla spesa “vera”, in essere. È tutto un trucco. Non tagliano niente, perché tagliare corrisponderebbe a risanare, sia pur lentamente, la situazione della comunità ma a un prezzo che, i parassiti annidati nelle istituzioni, non sono pronti a pagare: la loro defenestrazione.
Nessun dorma. Perdurando questa dittatura dei peggiori che, con forme violente e con artifici anticostituzionali, si definisce la guida politica del Paese, (pensate solo alla oscena legge elettorale), la situazione diventerà sempre più esplosiva. Tenete conto che questi arroganti malandrini, con le buone, non se ne andranno mai. Credono, infatti, di essere diventati intoccabili e che gli italiani saranno per sempre quel che, in effetti, da troppi anni, sono: oppiomani all’ultimo stadio.
La partitocrazia, tutt’uno con la calciocrazia, è convinta che il bisogno di calcio e la violenza alimentata negli stadi terrà buoni i nostri concittadini. Tenete conto che in loro soccorso stanno ritornando i Ballarò, i Servizio Pubblico, le Piazza Pulita, tutte intelligenti valvole di sfogo, ideate perché nulla cambiasse.
Inoltre, tra non molto (in realtà un eternità, rispetto alle tensioni sociali in essere), i dittatori puntano anche sul Festival di Sanremo. Voi, invece, tenete conto che, comunque, la spesa pubblica degli anni futuri sarà maggiore di quella dell’anno in corso. Pochi ma intelligenti lettori, sappiate che nessuno vi sta dicendo nulla dell’impegno che, i cani da guardia dei banchieri, si sono presi per vostro conto, e che è quello di portare, in venti anni, il rapporto Debito/Pil italiano dagli attuali 120% al 60%.
Questo solo profilo di riduzione comporta, aritmeticamente, trovare altri 45 miliardi (avete letto bene e me ne assumo la responsabilità) di euro all’anno, per venti anni.
Questi sono pazzi e incompetenti, oltre che traditori. Anni addietro ad esempio, tale Scaroni Paolo, pregiudicato specifico per corruzione e “cretinismo partitocratico”, ancora oggi Presidente dell’ENI, in TV, nelle ore concitate della rivolta libica, disse che, non aspettandosi la cacciata di Gheddafi, aveva fatto fare i conti, in azienda e per tutti noi, sull’approvvigionamento del greggio, basandosi su un prezzo intorno a 70 dollari il barile. Da quel giorno il prezzo medio, in qualunque mercato, ufficiale o di favore, è stato sempre più alto della cifra prevista. Spesso sfiora i 100 dollari! Immaginatevi se delle talpe di questa specie, possono guidarci, per i prossimi venti anni, verso lidi sicuri.
Punto.
Prodi, Berlusconi, Monti, Letta … (“questo o quello,… per me pari sono”) vi hanno, scientemente, ingannato. Di questo si tratta: per decenni la corporazione dei giornalisti, mantenuta dalla partitocrazia e dai finanziamenti all’editoria appositamente approntati, vi ha distratto, enfatizzando, con denunce scandalistiche di indignati che scrivevano libri su i privilegi della “casta”, impedendovi, così, di scoprire, per tempo, il Mistero Italiano.
Non c’è più niente da fare: non sarà quel ragazzotto fiorentino che vi farà attraversare il deserto. Inoltre, non mi risulta che dopo il libro di Rizzo e Stella “La Casta” il blocco sociale e consociativistico al potere, abbia rinunciato a nulla. Non ha rinunciato a nulla.
Punto.
In Italia, i ricchi sono diventati esageratamente più ricchi. I ladri di Stato, tranne le poche eccezioni che alcuni onesti magistrati sono riusciti a far arrestare, hanno continuato la loro attività. Anzi, con i proventi illeciti, i nemici della giustizia sociale e del rispetto reciproco, hanno avuto più opportunità speculative comprando, per un tozzo di pane, i beni sudati della povera gente e delle famiglie di onesti lavoratori o dei piccoli imprenditori. Infine, non parliamo di come ballano i topi della criminalità organizzata. La spesa, quindi, se non si instaura, subito, un Governo di salute pubblica con pieni poteri e mandato popolare a trattare le modalità con cui (forse) si può uscire dalla morsa asfissiante del pitone asservito alla finanza, potrà solo che aumentare.
Agitando questo spaventapasseri dell’indebitamento, gli oligarchi, a turno, di destra o di sinistra, recitando le parti in commedia, vi diranno, con modalità sempre più sconcertanti, che un giorno si vede la luce e il giorno dopo vi proveranno a terrorizzare con il buio e l’ipotesi che, nel buio, si nasconda l’uomo nero di turno. Quello di turno,come sapete, è Giuseppe Grillo da Genova.
Si tratta quindi, pena la perdita della sovranità nazionale, di organizzare il più grande passaparola di rivolta mai tentato in Italia. Da questo momento si tratta di non temere nulla, se non la nostra viltà e quella della nostra gioventù.
Oreste Grani
L’ha ribloggato su Leo Rugense ha commentato:
I ricchetti di LIBERO scoprono che abbiamo un debito pubblico in crescita permanete dopo che SILVIO BERLUSCONI ha governato questo Paese più a lungo di chiunque altro, se si escludono Mussolini e Giolitti, cioè 3.340 giorni.
Il debito è cresciuto a dismisura negli ultimi cinque lustri.
Così, dopo il disastro di Roma, ci vorrebbero passare le casse della Repubblica così come le hanno saccheggiate loro, lasciandoci strettamente sorvegliare dal capo dei grassatori partitocratici. Cioè il pagliaccio/criminale di Arcore. Eviterei di andare a fare le belle statuine stretti tra i grassatori del regime pregresso e i banchieri europei. Direi che senza fretta si deve mirare al 51%. Senza ingombranti compagni di strada.
Oreste Grani. Oggi è 13 aprile 2018. Il post che potete rileggere era banalmente del 21 settembre 2013.
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