È tempo di uomini pronti a lottare spinti dall’amore per la giustizia sociale – Epifani/Di Vittorio, due mondi divisi da poche gocce d’olio

 sindacalista Bruno Storti

Chi di voi sa chi sia stato Bruno Storti? Chi di voi ricorda Italo Viglianesi? Il primo fu Segretario Generale della CISL; il secondo della UIL, prima di divenire Ministro dei Trasporti. In casa del primo, ai Parioli, a via Mercati (quando i Parioli erano residenza esclusiva dei “ricchi”), un giorno dei lontanissimi anni ’60, alla signora Storti, ladri fortunati, rubarono pellicce dal valore dichiarato di 25 milioni di lire del tempo.

Mio padre, nonostante fosse un alto dirigente del parastato (INAM), faceva sforzo a pagare un affitto, per una bella casa, di 90.000 lire al mese. Italo Viglianesi, difensore strategico degli interessi dei lavoratori socialdemocratici  e repubblicani, regalò al figlio Miro, al compimento del diciottesimo anno, una Morgan spider. La mia famiglia, a quella stessa età, mi festeggiò con una penna Aurora 88, con pennino d’oro. Altri giovani, di quella stessa fascia anagrafica, in quegli stessi anni, tenevano aperto, con grande difficoltà, un cinema facendone un po’ sala d’essai, e un po’ luogo di programmazione tradizionale, a via Giuseppe Mercalli, sempre Parioli, a Roma. Un giorno il cinema chiuse e divenne una “fichissima” palestra alla moda, per esteti palestrati. Il padrone era diventato Miro Viglianesi, figlio di Italo, strenuo difensore dei lavoratori repubblicani. I giovani che cedettero il locale adibito a cinema/culturale erano solo dei ferventi repubblicani. Alcuni pacciardiani.

Viglianesi, fondatore UIL, con Martoni, Gabusi e Benvenuto

Mezzo secolo dopo, leggo che la dirigenza della CGIL è preoccupata per la gravissima situazione dei lavoratori italiani (quei pochi che ancora lavorano) e dei giovani disoccupati. A mia volta sono “preoccupatissimo” della condizione di disagio in cui il milionario in euro (miliardario in vecchie lire) Guglielmo Epifani, si troverà quando dovrà lasciare anche la posizione di Segretario del Pd. Dimenticavo di dire che Epifani è stato, a lungo, Segretario Generale della CGIL. Per onestà intellettuale, a questa notizia, ne va aggiunta un’altra e che Epifani era già ricco di suo quando è stato nominato garante e strenuo difensore dei lavoratori “di sinistra”. Anzi, si dice, che fosse, molto ricco ma… da prima. Questo suo amore disinteressato per gli ultimi, questo suo agire, a pancia piena, per i proletari, mi commuove. Che uomo, che esempio questo Epifani, emulo ed erede di Giuseppe Di Vittorio. Non vi ricordate chi fosse Di Vittorio? Ma non vi ricordate mai un cazzo! È per questo che vi possono continuare a prendere per il culo. Siete senza memoria e quindi… disarmati.

SEGRETERIA PD: ACCORDO SU EPIFANI

Giuseppe Di Vittorio era quel bambino pugliese che andava a lavorare nei campi, per pochi centesimi e qualche goccia d’olio su una fetta di pane. Anzi, nelle lotte per qualche goccia d’olio in più, vide morire il suo “amico del cuore”, bambino come lui. Fu anche il più grande e onesto sindacalista italiano.

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Oreste Grani