Renzi, lo strategico noleggiatore dei giacimenti culturali

Da sinisistra, Lapo Pistelli, Matteo Renzi e Ciriaco De Mita; ci scusiamo ma le signore non le conosciamo
La fragilità indistruttibile del progetto che, per semplicità chiamo “Ipazia” (progetto finalizzato alla messa a punto di una Strategia di Sicurezza Nazionale), mi è evidente soprattutto in queste ore in cui il Paese, sempre più un splendido “paesaggio con rovine”, si dibatte intorno a temi quali “i delitti e le pene di Berlusconi Silvio e altri” o il trattamento, dopo morte, di chi (Erich Priebke) non è stato umano con gli umani.
I toni e le metodologie di tale dibattito sono purtroppo l’indice di una comunità non equilibrata e priva della consapevolezza che solo i ragionamenti approfonditi e diffusi danno la speranza di non chiudere – come diceva già ai suoi tempi Carlo Cattaneo – il circolo delle idee perché, questa chiusura, lascia serrato il circolo della ricchezza ma… con le voci stridule di Renzi, Cuperlo, Cicchitto, Alemanno e i loro ribolliti cervelli.
Scuola allo sbando, assenza di ricerca scientifica avanzata, irreperibilità di una cultura “sofisticata”, corruzione diffusa, ignoranza assoluta delle complesse dinamiche geo politiche, criminalità organizzata resa volutamente arbitro del bisogno di credito “onesto” sono alcune tra le tante emergenze del Paese. In più, ci vogliono far credere che siamo in emergenza per 40–60 mila disperati che “verranno anche a nuoto” – come sostenevo in un progetto di monitoraggio, ideato con il supporto elettronico della “rete” adolescente e presentato, inutilmente, nel 1998 al Ministero dell’Interno.
In Europa, siamo più di 300 milioni di persone e 60 mila “sta dentro” 300 milioni, cinquemila (5.000) volte! Una curva dello stadio piena di violenti e un (UNO) profugo disperato.
La vera emergenza è che ora dovremo convincere, con le buone o le cattive, i cretini organizzati arroccati alla guida del Paese che, anche in recessione (prevista da alcuni ma non da loro), investire nella mente, nell’arte, nella tecnologia amica dell’uomo è una necessità indispensabile per dare contributo alla convivenza civile.
Prima che scorra (non solo metaforicamente) il sangue, anche in Italia. Il 25 maggio 2014 si voterà per il Parlamento Europeo e gli Italiani sentiranno parlare, da oggi a quella data, solo di Euro, di sconfinamento del 3%, di quello che il “lupo cattivo” ci farà se non mangiamo tutta la salatissima minestra e degli spauracchi, emersi di volta in volta. Non una parola sul deterioramento dei nostri giacimenti culturali strategici. A tal proposito, leggo che “Attanasio cavallo vanesio”, al secolo Matteo Renzi, si fa sponsor politico di Siena perché sia scelta “Capitale europea della Cultura 2019” (vedi articolo). Nella città dove, per secoli, si è vissuto nel culto del cavallo, ragliano gli asini e i loro strigliatori. Siamo a questo. Povero Stefano Bisi ora sai, chi e cosa, c’era dietro a Ipazia quando osò calpestare il sacro suolo del Campo: noi stessi e il nostro disinteressato amore per la taumaturgica cultura. Dietro al brocco Matteo Renzi, detto “Vanesio”, invece, ci sono Giancarlo Elia Valori, con gli avanzi di una corte pseudo massonica e l’onnivoro Goffredo Bettini. Chi è causa del suo mal, pianga se stesso e non farnetichi più di Fratellanza e Gradi di Elevazione.
Oreste Grani
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