La sfinge Michelle Dragomira Bonev, a Servizio Pubblico di Santoro, sputtana tutti. Anche le puttane

la sfinge bulgara Michelle Bonev- spara a un "uomo morto"

la sfinge bulgara Michelle Bonev spara a un “uomo morto”

Il ventennio berlusconiano, invece che a Piazzale Loreto, si chiude a Servizio Pubblico di Santoro, con una pagina saffica, raccontata dalla sfinge Michelle Dragomira Bonev.

Scriveva Marcel Moreau dell’Anti-Justine di Restif de la Bretonne:”… non è un libro da dare in mano a chiunque. Rischierebbe di lasciare qualche traccia, se non altro i segni di un desiderio esasperato  dall’eccesso. Finalmente un’opera che sembra frutto della divina immoralità dei tempi andati. Era l’epoca in cui le estreme facezie ancora non si chiamavano “pornografia”, versione commerciale dell’audacia salace. Nella santità e nello stupro, nel sublime e nel blasfemo, non finiremo mai di essere debitori degli Antichi, che godevano di tanta salute da permettersi di cantare il diavolo ed erano così geniali da incantare Dio”. E così sia.

Torniamo sulla Terra e misuriamoci con la rozzezza degli adoratori/adoratrici del Fallo berlusconiano.

Dice l’attrice/Maddalena pentita, Michelle Dragomira Bonev:” Francesca Pascale é lesbica; io sono molto più che una sua amica e la storia d’amore con Berlusconi è una messinscena”. A questo punto dei “racconti della Justine” di turno, con gente che asserisce che l’oggetto del desiderio sessuale, tra le mura della dimora che fu della marchesa Casati Stampa, non è più il “padrino” Silvio ma la di lui figlia Marina, non c’è che da esclamare la drammatica frase, risolutiva in queste occasioni: “il Re è nudo”. Immaginiamo, inoltre, che Berlusconi Silvio, “tutto operato e nudo”, faccia veramente ribrezzo e, intento a pratiche sessuali, ancora di più. Pietà per la Nazione che… da troppi anni è offesa dal Circo Barnum di pervertite, bugiarde o sincere che siano, imposte dal dittatore di Arcore.

Meglio la “matrigna-regina” che si “scopa” la figliastra-principessina. Scusate, dimenticavo: Pascale Francesca non è sposata con Berlusconi Silvio. Ritiro tutto: non è la “matrigna” che si scopa la “figliastra”. È un altro film: a detta dei maldicenti o come sostiene Il Fatto Quotidiano, la Pascale è solo una ragazza ambiziosa a cui, legittimamente, non piacciono, da sempre, gli uomini e che insediatasi ad Arcore, fa fesso, cuccandogli soldi e figlia, il povero nonnetto rincoglionito.

Quando per anni ho sostenuto che Berlusconi Silvio era un pericolo per la Sicurezza nazionale, di cosa parlavo? Quando sostenevo che averlo consegnato, mani e piedi “legati”, a Putin configurava un reato complesso, quale è l’alto tradimento, mi sbagliavo io o chi, tradendo il giuramento alla Repubblica, copriva il vizioso degenerato? Certamente era utile a “qualcuno” che l’Italia fosse guidata da un “relitto umano”, tarato psicologicamente; come, saggiamente, la moglie Veronica Lario, da anni denunciava.

Troviamo questo “qualcuno” e facciamo giustizia di oscenità conosciute e volutamente taciute. Cominciamo, ad esempio, da chi  garantiva, in Vaticano, Berlusconi Silvio come un buon cristiano. Amico della Chiesa e nemico dei commmmunisti. E delle “toghe rosse”. Meditate gente, meditate.

A Berlusconi i giochini saffici che gli costavano migliaia di euro “a botta”; a voi 3/14 euro in busta paga, al mese. Se non vi incazzate adesso, vi meritate l’Inferno e il Fuoco eterno perché siete peggio di lui e dei suoi complici silenti. Nulla resterà impunito.

Oreste Grani