Matteo Renzi al 47% del 55%. Contento lui! Non dimenticate il nostro post profetico del 28 novembre 2012 su Bersani “vincitore” alle primarie
Ricapitoliamo: oggi, Matteo Renzi, sul tutto il territorio nazionale (impicci e imbrogli compresi, tranne quelli “osceni” scoperti a Salerno e provincia), ha preso il 47% del 55% degli iscritti al PD che si sono espressi, nelle “primarie delle primarie”, turandosi il naso, avrebbe detto Indro Montanelli. Si tratta del 26%, degli aventi diritto al voto in casa PD! In numeri assoluti, stiamo parlando di circa 138.000 cittadini. Vedremo cosa succede l’8 dicembre, all’ombra (si fa per dire) dei gazebo. Potrebbe vincere il concorrente fortunato della mitica “Ruota della Fortuna”, superando il milione di voti. Attenti ai numeri assoluti però, prima di ritenere quello spoglio, un’investitura voluta dalla maggioranza degli Italiani. Con quei numeri (1.000.000 circa), stiamo parlando, ancora, di una candidatura costruita “mediaticamente” dagli “spingitori da dietro” di cui ho cominciato a scrivere e dal Comitato d’affari trasversale che ha deciso di saltare sul carro del vincitore. Renzi, per la pochezza della statura politica e culturale, era il più facile da manovrare, tra i candidati possibili. Nulla che abbia a che vedere con la guida che la maggioranza degli Italiani disperati (35 milioni, circa), sta cercando.
Oreste Grani
P.S.
Circolano sulla rete, cliccati ormai da decine di migliaia di utenti, i messaggi che riproduco. Vista la concomitanza delle date con la consultazione del PD (8/9 dicembre) e la volontà degli organizzatori dei presidii, di dare inizio ad una “rivolta popolare” del tipo “comincia tu a menare che a me viene da ridere” forse, è il caso di porre la dovuta attenzione, sia che si voglia andare a votare considerando Matteo Renzi il novello Mosè, sia che si voglia mettere mano a bastoni, forconi o quant’altro. Comunque se non ci pensano la Madonna e Papa Francesco, l’8 dicembre, la situazione si presenta ingarbugliata.
IL 2,7% DEGLI ITALIANI AVENTI DIRITTO AL VOTO HANNO SCELTO BERSANI… E LUI È CONTENTO
A sinistra, Bersani; a destra, Renzi. Dopo le primarie dei fantastici 5 sono rimasti loro a contendersi il 6% degli aventi diritto al voto in italia
“Se perdo, sono un pollo”: parola di Bersani/Amadori, come lo ha etichettato il sempre più ispirato Crozza.
“Se perdo, mi faccio un partito per i cazzi miei e valgo almeno il 25%”: parola del rotto-amatore Renzi.
Comunque vada questa sera, voleranno pesci nel faccia a faccia in RAI. Tenete presente, miei pochi lettori, che i due contendenti, più gli sforzi di Puppato, Tabacci e Vendola rappresentano il 6% degli aventi diritto al voto, che sono 47 milioni in Italia e 2.7 milioni nel Mondo; arrotondando diciamo che sono 50 milioni circa. I voti espressi nella kermesse delle primarie sono stati 3,1 milioni, cioè il 6%. Bersani, quindi, pavoneggiandosi della straordinaria mobilitazione e dei suoi consensi in particolare, parla del 45% del 6%, cioè del 2,7% degli aventi diritto. Attenzione quindi, italiani, alle suggestioni mediatiche e alle manipolazioni dei numeri.
Intanto guardiamoci questa sera (28.11) il duello all’ultimo sangue.
Oreste Grani
Bene, si direbbe che anche in questo infausto panorama si parla di numeri superiori a quelli della famosa democrazia diretta del M5S. Soprattutto in termini percentuali, visto che questi vanno calcolati sui 500mila iscritti circa del PD e gli altri (essendo democrazia diretta, e non essendo il M5S un partito…) su 60 milioni di italiani. (O su 7 miliardi di terrestri?)
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Caro Giovanni, ho dedicato alle tue considerazioni un intero post che puoi leggere su Leo Rugens sotto il titolo “Caro Giovanni, è ora di ragionamenti pacati e di scelte sostenute da fatti inconfutabili”
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L’ha ribloggato su Leo Rugense ha commentato:
Vi volevo rinfrescare la memoria per mostrarvi che mi intendo di flussi e di numeri, relativi e assoluti. Oreste Grani
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