Per la vicenda “Marò”… “È tutta colpa di Ignazio La Russa”: Emma Bonino, “Ministro degli Esteri”, 27-1-2014
“È tutta colpa di Ignazio La Russa”: Leo Rugens, “Individuo pericoloso”, 13-12-2012
Come al solito, con largo anticipo. Veniamo alla farsa della visita dei parlamentari (Cicchitto e Casini) che, pur di non lasciare la soluzione del problema (vedi Kazakistan) agli onesti rappresentanti del M5S, si sono “catapultati” (dopo due anni!) a far finta di fare qualcosa. “Quando è scoppiato lo scandalo P2, non mi restava che il suicidio”, 19 novembre 1993 la Stampa di Torino, Fabrizio Cicchitto ad Augusto Minzolini. Peccato, dice, Oreste Grani, che non lo abbia fatto, a tempo debito.
Ieri, questo psicolabile (lo chiamo così perché oltre ad avere, come dichiarato, pulsioni di morte, ritiene che gli USA subiranno pressioni politiche e militari grazie ai suoi vaniloqui sulla questione Marò e su presunti “doveri” che gli “Americani” avrebbero nei nostri confronti per come li sosteniamo in politica estera), ci ha resi edotti che si prepara, con il suo compagno di spedizione, l’autorevolissimo Pier Ferdinando Casini, dopo due anni, finalmente, a scrivere una “letterina” ai colleghi del Parlamento indiano. Parlamento “sciolto”, come tutto il mondo sa, tranne i nostri nullafacenti lautamente pagati deputati.
I depressi ma dignitosi “fucilieri”, nella conferenza stampa, facevano tenerezza lasciati in balia di questa amebica (Cicchitto) cariatide della partitocrazia italiana e di quel vanesio, amorale, traditore della compagna Azzurra, figlia prediletta del suo benefattore Gaetano Caltagirone, Pier Casini. Carissimi amici Indiani prendiamo atto che non avete voluto seguire il nostro “saggio e preveggente” consiglio di trattenere quel vigliacco (non si è offerto in ostaggio) di Ignazio La Russa e rimandare a casa i (relativamente) responsabili fucilieri del Battaglione S.Marco. Ora avete un’ultima occasione per consolidare antichissimi rapporti di “fratellanza e relazioni culturali” con l’Italia: fate tornare a casa i Marò, stanchi ma dignitosi, e tenetevi, a mo’ di cauzione, i due “valorosi” e lucidissimi, esponenti della fauna partitocratica italiana. A voi Cicchitto e Casini; a noi i nostri provati Marò. In chiusura di questo accorato appello, ripeto, comunque, le parole della signora ministra Emma Bonino: “È tutta colpa di Ignazio La Russa” e, aggiunge Leo Rugens, di quegli italiani che lo hanno votato.
Oreste Grani che, come si vede, ci mette, ancora una volta, la faccia.