Di male in peggio: Matteo Renzi, Capo del governo… Stefano Bisi, Gran Maestro di non si sa cosa
OGGI E’ IL 25 DICEMBRE 2015 E, COME LEGGETE, A STEFANO BISI E AL GROVIGLIO MASSONICO CHE STA’ DIETRO ALLE VICENDE BANCARIE (CHE SIA MPS O BANCA ETRURIA POCO CAMBIA) TOSCANE,GLIELE ABBIAMO SEMPRE CANTATE. MA COME SI SA’ SIAMO UN MARGINALE ED ININFLUENTE BLOG SOPRATTUTTO SIAMO FILO-M5S. CHE NON E’COLPA DA POCO!
Buona Natale a chi ci crede.
Oreste Grani.
Chi avesse letto Leo Rugens dal primo post, saprebbe che considero Stefano Bisi – “senese per caso” – uno dei tanti giornalisti disposti a vendere la propria penna al potere finanziario, incarnato spesso da chi, grazie all’Istituzione Massonica, viene “piazzato” dentro alle banche. Banche toscane e in particolare, il solito MPS.
Così, negli anni, gli ho visto fare (il servo), dall’articolo di Cristiano Draghi (febbraio 1995), che me lo fece scoprire, fedelmente riprodotto da Leo Rugens (Siena 1 – Quando la politica annaspa…).
Senza timori reverenziali nei confronti della sua scontata successione a Gustavo Raffi, ho continuato, ogni volta che ho ritenuto opportuno, dire la mia sulla pochezza del personaggio. E su quanto, servendo il padrone di turno, Giuseppe Mussari, “propagandava”, con la sua “trombetta giornalistica” perché, gattopardescamente, nulla cambiasse a Siena.
Città amministrata, dai tempi della “DC più PCI” all’oggi, rappresentato dal “PD più Forza Italia”, perché pseudo-massoni, finti comunisti, fintissimi cattolici, improbabili “forzaitalioti”, si facessero solo e soprattutto i “cazzi propri”. Unica variante, la giostra stordente denominata Palio.
Bisi fu nemico feroce della verità durante l’onesto tentativo di Ipazia e dei suoi appassionati collaboratori, nella primavera del 2011, di suggerire, a Siena, città ottenebrata dall’opulenza artificiosa che solo una banca “munta” poteva far credere che esistesse, spunti valoriali.
Da oggi, il servo di Mussari, di Ceccuzzi, di Verdini ed altri, è il Gran Maestro di non so che cosa. Perché cosa possa o sappia essere d’altro da un servo, mi riesce difficile immaginarlo. Ripeto quanto ho da sempre scritto: l’Italia è messa come è messa soprattutto per l’avidità, la vanità, i limiti culturali delle troppe logge di pseudo-massoni, in realtà, bande di catto-comunisti che hanno fatto scempio della Patria. Patria desiderata ed edificata, con il sangue e il carcere, dai seguaci di Giuseppe Mazzini, Giuseppe Garibaldi e su, su fino a Randolfo Pacciardi, l’ultimo massone onesto. Diteci, seguaci di Stefano Bisi, una sola cosa che avete fatto per il bene dell’Italia e dell’ Umanità, negli ultimi cinquanta anni? Chiacchiere e quote associative. Dimenticavo: affari ! Aspetto insulti.
Oreste Grani
L’ha ribloggato su Leo Rugens.
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