Sogno un triangolo intelligente al servizio della legalità: Papa Francesco, Nicola Gratteri ed Enrico Letta
Ditemi ch’è vero e che il magistrato, l’uomo,il meridionale di qualità che più avrebbe meritato la nomina a Ministro di Grazia e Giustizia, guiderà la caccia alla criminalità! Mi dispiace per Enrico Letta che non ha fatto a tempo a pentirsi come auspicavamo.Viva Nicola Gratteri, Viva la Costituzione e la necessaria moralità repubblicana. Dott. Gratteri, mi raccomando, che non sia una mossa per impedirle di essere sul campo ciò che lei è: un vero contrasto alla criminalità. Torniamo sull’argomento e tutti insieme vigiliamo. Oreste Grani
NONERA VERO1 MEGLIO COSI’. LASCIAMO NICOLA GRATTERI A COMBATTERE I CRIMINALI. A VIA ARENULA POTEVANO AVVELENARLO.MEGLIO COI’. MOLTO MEGLIO1
Uscito di scena il pericolo pubblico n. 1 Berlusconi Silvio, tocca ad Enrico Letta pentirsi. Continua, invece, il silenzio assoluto di questo Governo sull’economia criminale.
A tal proposito, sarebbe interessante provocare un incontro tra il magistrato anti-‘ndrangheta, Nicola Gratteri e l’attuale presidente del Consiglio, Enrico Letta, ambasciatore in Italia del Club Bildelberg e alleato, tra i più fedeli, tramite la Fondazione veDrò, di riciclatori “legali” di soldi quali, Lottomatica e Snai. Anni addietro, il dottor Gratteri, persona competente come pochi in materia di lotta ai criminali, ebbe modo di ascoltare un’intercettazione telefonica, in stretto dialetto calabrese (il magistrato non ha bisogno di “traduttori” perché è lui stesso calabrese) in cui, due uomini ridevano perché, per lungo tempo, avevano dimenticato dove avevano sotterrato 2 miliardi di lire in contanti. Quando i tipacci se ne ricordarono, scoprirono che le banconote erano state rosicchiate dalle talpe o erano marcite. I due ridevano spontanei…
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