Alla Voce della Russia non piace il Renzi
L’autorevole “La Voce della Russia” (http://italian.ruvr.ru/) per la penna digitale di Marco Fontana, sanziona il più giovane Pesidente del Consiglio della Repubblica, Matteo Renzi, con un titolo inequivocabile: “Un giovane vecchio alla guida dell’Italia”.
Può darsi che la posizione del Fontana non sia quella della “Voce”, stento a crederlo, di certo le sue considerazione non lasciano spazio all’immaginazione: “se il buongiorno si vede dal mattino, il pomeriggio sarà un tramonto da incubo”, riferito a Renzi.
C’è da chiedersi perché Renzi non sia simpatico alla Voce della Russia (vedi Wikipedia), ovvero a un organo di informazione che può vantare tra i suoi collaboratori Palmiro Togliatti, ve lo sapremo dire nella prossima puntata. Da notare che, per quanto critico verso Grillo, Fontana gli riconosce un grande merito ovvero la denuncia “dei limiti della politica tradizionale, quella che a parole si spaccia per nuova, ma che continua a essere autoreferenziale“.
Buona lettura.
La redazione
Un giovane vecchio alla guida dell’Italia
Marco Fontana
Tu vuoi vendere l’Eni, l’Enel; tu vuoi svendere la nostra sovranità, noi la vogliamo mantenere; tu parli di Europa, ma l’Europa va cambiata perché si cambia in Europa per cambiare l’Italia… Il fatto è che tu non sei più credibile, perché rappresenti De Benedetti, rappresenti gli industriali, rappresenti gente che ha disintegrato questo Paese. Puoi essere giovane, ma non sei giovane…
Tu hai detto: risparmiamo un miliardo con il Senato. E non è vero, perché il Senato costa 560 milioni, non un miliardo… L’altra volta ti ho sentito dire, per esempio: basta andare al bar e fare rinfreschi. L’hai detto: non fare rinfreschi… L’hai detto tu. Benissimo. Quando eri Presidente della Provincia hai speso 20 milioni in rinfreschi, in cinque anni. E’ una politica nuova. Tu ci hai messo nel tuo loft insieme a un pregiudicato, insieme a Verdini che è uno della massoneria di Firenze, a fare la legge elettorale. Tu sei una persona buona che rappresenta un potere marcio, che noi vogliamo cambiare totalmente”.
Sono questi i passaggi salienti del quasi-monologo che mercoledì scorso Grillo ha riservato al sindaco di Firenze, Matteo Renzi. Il papabile nuovo presidente del Consiglio, nell’intento di formare un governo, ha infatti concesso udienza a qualsiasi essere dotato di almeno un voto in Parlamento: l’esito dell’incontro sin dall’inizio era scontato vista l’attitudine isolazionista di Grillo nei confronti del mondo intero – in particolare di chiunque non si chiami Beppe Grillo, o non abbia assistito come spettatore pagante ad almeno dieci dei suoi salati show-comizi o non abbia postato come minimo dieci messaggi nel suo blog. Battute sarcastiche a parte, su una cosa almeno il comico genovese ha incontrovertibilmente ragione: Renzi è un giovane, vecchio.
E lo dimostra proprio il supplizio al quale si è sottoposto in questi giorni, con Grillo in primis, e subito prima incontrando sistematicamente tutti gli altri partiti presenti nel Parlamento italiano per assicurarsi una maggioranza di governo. Una tremenda via crucis dove la liturgia trasfigura troppo facilmente nei connotati delle da lui tanto vituperate Prima e Seconda Repubblica. Una domanda sorge spontanea: quale differenza c’è tra le accuse mosse a Berlusconi sulla presunta compravendita di senatori nel 2008 e il fatto di incontrare privatamente (e solo Grillo ha chiesto che l’incontro fosse ripreso) altre forze partitiche per incassarne il consenso? Perché – sia ben chiaro – è francamente difficile credere che in questi incontri ci si limiti a parlare di programmi…E’ nell’accettare questo tipo di politica che Renzi ha dismesso in un sol colpo gli aggettivi di nuovo, giovane e innovatore. Pippo Civati, uno dei suoi avversari nelle recenti primarie per la guida del Partito Democratico, gli ha chiesto che cosa resta dei suoi slogan: Se vinco le primarie mai più larghe intese ; Io contro Letta? una barzelletta ; Con me segretario del Pd, Letta sarà più forte ; Palazzo Chigi no, no, no, Enrico stai sereno, nessuno vuole il tuo posto . E’ facile immaginare che la stessa domanda se la pongano anche molti tra quei pochi elettori che l’hanno votato durante la consultazione del Pd.
Il problema dell’Italia è tutto qui: se il buongiorno si vede dal mattino, il pomeriggio sarà un tramonto da incubo. Com’è possibile non comprendere che per modificare un sistema asfittico e marcio è necessario prima di tutto non accettare le regole del gioco più odiate, cioè quelle che portano al consociativismo, alla spartizione del bottino, al potere finalizzato al potere. Nelle parole di Grillo ci sono tanti luoghi comuni, tanto odio e tanto pregiudizio. Ma c’è anche la constatazione dei limiti della politica tradizionale, quella che a parole si spaccia per nuova, ma che continua a essere autoreferenziale. Enrico Letta, nei suoi ultimi giorni, è stato scaricato da tutti i “poteri forti” italiani, poi la transumanza si è affrettata a salire sul carro di Renzi. Ed è proprio nell’averli accolti a braccia aperte che sta il peccato originale del giovane vecchio del Pd. Ha accettato di giocare secondo le loro regole, quelle che hanno condotto l’Italia dov’è oggi: in bilico sul dirupo. Magari saremo tutti colpiti da effetti speciali, ma gli italiani sono stufi di fare gli equilibristi e i funamboli su quella corda che da anni i politici italiani hanno teso, ipotecando il loro benessere.
Renzi non piace alla Voce della Russia: e allora? Renzi deve piacere a tutti? di sicuro piace a La Stampa, che lo incensa e lo elogia a tutto spiano. Ho letto alcuni pezzi di Fontana, le sue posizioni non so tutte condivisibili, ma le esprime in modo abbastanza diretto e chiaro. Cosa c’e’ di male?
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Non credo che ci fosse nessuno spirito polemico, ne tanto meno riduttivo, nel segnalare la fonte e l’opinione della Voce di Mosca sul cretinetti Matteo Renzi. Ora, il redattore che ha postato la segnalazione è fuori posto ma questa sera, quando rientra provvederà lui a dare maggiore chiarimenti. Grazie per la lettura e l’intervento puntuale .Leo Rugens
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Io avevo intravisto la volonta’ polemica dell’articolo, una critica che appariva basata sul nulla. Se ho visto male, vi chiedo scusa. Mi irrita molto di piu’ l’attenzione smodata che viene data a Renzi dal giornale degli Agnelli-Elkann, i quali probabilmente non lo sostengono per pura simpatia, ma forse perche’ agevola i loro interessi economici. D’altro canto, Renzi non sta simpatico alla Russia (ricambiato) proprio perche’ spinge determinati interessi “atlantici”, appunto legati ai gruppi di cui Agnelli-Elkann fanno parte. E’ la mia modesta analisi, senza pretesa di verita’. Fontana si concentra invece sull’aspetto nazionale di Renzi, e non mi trova molto d’accordo su Grillo. Saluti.
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Le confermo che non ci poteva essere nessuna volontà di difesa della figura (pericolosa per la sua pochezza culturale oltre che per le alleanze che sottoscrive) del “cretinetti” Matteo Renzi. Come le ho anticipato, domani o dopo, il redattore che ha formulato il post di cui stiamo ragionando, tornerà sull’argomento.Grazie ancora per i modi civili con cui ragiona e si rivolge agli interlocutori nella rete. Questo è ciò che dobbiamo tutti alimentare a prescindere dalle nostre posizioni politiche e culturali
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Gentile Stefano, rimarcare che La Voce della Russia, nella sua edizione italiana, dedica un commento piuttosto duro al Presidente del Consiglio Matteo Renzi ci ha fatto riflettere; questo è il motivo per cui la redazione di Leo Rugens ha ritenuto opportuno segnalarlo.
Non ritengo infatti rassicurante per nessuno al mondo il fatto che un paese qual è l’Italia sia governato da un comitato di affari torbido e trasversale qual è quello che ha portato un ragazzotto ignorante in una posizione così importante.
La sproporzione tra la vicenda Ucraina e la statura del nostro non può sfuggire a nessuno, tanto per fare un esempio; questo è il nostro problema. Un cordiale saluto con l’augurio di mantenere la sua attenzione.
Dionisia
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Carissima redazione di Leorugens, mi trovo sulla vostra stessa lunghezza d’onda. Eppure dal tono dell’articolo e da alcune frasi, mi era sembrato decisamente il contrario e ho voluto dire la mia. L’equivoco e’ risolto. Continuero’ a leggere il vostro sito, che e’ molto ricco e interessante.
Nel frattempo speriamo che il piccolo Renzi non combini troppi guai.
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