Ribadisco: c’è del marcio a Siena e l’inchiesta sulla morte di David Rossi lo conferma
Sinceramente non credo che a Siena ci sia del marcio, però navigando in Internet, mi ha lasciato interdetto un articolo apparso lo scorso sabato su “Il Fatto Quotidiano”, in merito alla tragica vicenda di David Rossi, persona molto conosciuta e stimata nella nostra città principalmente per il ruolo che esercitava all’interno della Banca Monte dei Paschi ma riconosciuto anche come figura autorevole in molti altri ambiti cittadini e non solo.
Oltre che un ottimo giornalista, tanto da aver ottenuto vari premi era noto anche come profondo conoscitore della storia e arte senese, appassionato contradaiolo e tifoso delle squadre sportive cittadine. Insomma, un “senese doc”.
Ho anticipato tutto questo perché non riesco a spiegarmi come una notizia dai contenuti così gravi, a Siena, non abbia avuto quel risalto che di solito vicende di minor importanza spesso hanno per giorni e giorni nelle testate locali.
Spesso le prime pagine richiamano l’attenzione su fatti o persone che hanno un qualsivoglia collegamento alla comunità senese per poi scoprire, leggendo bene l’articolo, che riguardano soggetti a noi poi così non tanto vicini, ad esempio il lontano parente di un senese che viene arrestato in America e che magari Siena non l’ha nemmeno mai vista.
Quello che mi chiedo è, perché i mezzi di informazione locali non hanno fatto menzione di quanto denunciato da “Il Fatto Quotidiano”?
Mi verrebbe da pensare che le circostanze, evidentemente ancora tutte da chiarire, che hanno determinato la morte di Rossi siano una faccenda un pò scomoda.
Perché tutto questo silenzio, a mio avviso incomprensibile, se la vicenda è solo un tragico incidente?
Sinceramente mi aspettavo che i Media locali, che puntualmente leggo per essere informato sulle vicende cittadine, non mancassero di riferire certi eclatanti sviluppi in una storia che ha colpito tutti noi, anche chi come me non lo conosceva personalmente.
Gianluca Bellini – Siena
Gentile Gianluca Bellini, se ha seguito il mio “viscerale” blog, saprà sicuramente che, sin dalle ore successive alla morte di Davide Rossi, mi chiedo perchè, alla fine, solo lui abbia pagato, per quanto da anni avviene dentro e fuori il MPS e, di conseguenza, nella città di Siena. L’articolo del “Il Fatto Quotidiano” a cui lei fa riferimento è uno dei tanti che, fonti ben informate residenti a Siena, hanno alimentato, in questi anni, intorno alle vicende politico/affaristiche/giudiziarie della Città del Palio. I giornali comunque, anche quando sono liberi, possono fare inchieste ma, nulla di più. Sono gli “investigatori istituzionali” che devono scoprire chi ha indotto il povero Rossi a suicidarsi. Comunque, grazie per avermi letto e voluto scrivere. Rimaniamo, entrambi, in attesa di notizie illuminanti.
Leo Rugens