I primi tagli sono arrivati e, senz’acqua…la “papera” governativa non galleggia. Difficile che trovi qualcuno che la difenda!

Manifesto_sindacale_contro_Mario_Scelba

L’ora è grave e non mi sembra che i responsabili di tanto putridume siano gli “ultimi arrivati”, cioè i cittadini (onesti) organizzati nel M5S. Defezioni o meno (mi sembrano fisiologiche di fronte alle tentazioni del dio denaro), nessuno al mondo può, impunemente, continuare ad ascrivere ai “grillini” la responsabilità di un tale bordello politico, amministrativo, culturale, sociale. Avete deciso che non si deve votare, se non con regole che vi mettano al sicuro, perché siete certi che i sondaggi che fate circolare sono manipolativi della “reale situazione”. Benissimo! Voi sapete che alle Elezioni Europee (le uniche che, da dittatorelli quali siete, non potete non far svolgere), sarete battuti. Benissimo! Avete quasi diritto a comportarvi come vi comportate. Ognuno può interpretare con superficialità il detto latino “mors tua, vita mea“. Il detto, ha implicito un principio di reciprocità! Malissimo per voi, evocarlo e alimentarne la filosofia! Piccoli e grandi mascalzoni, non solo questo non ve lo lasceremo fare ma, se capiamo ancora qualcosa sull’aria che tira, vi consigliamo tutti di “cedere il passo”, senza ulteriori indugi. Veramente pensate che si possa far circolare un avviso che vieta di utilizzare l’acqua che potrebbe essere inquinata all’arsenico e, contemporaneamente, mandare le bollette intimando, in caso di mancato pagamento, il distacco? Il distacco dalla realtà è nel vostro cervello e dai pericoli fisici (vedi aggressione a l’ex ministro Vincenzo Visco) che cominciate a correre. Veramente pensate che, sentita con le proprie orecchie, la telefonata intimidatoria fatta ad un editore, nel cuore della Calabria, da uno stampatore, i cittadini non riescano a decidere, liberamente, chi è amico di chi e perché una delega governativa delicata come quella alle infrastrutture doveva andare, per accordi presi, a Antonio Gentile che, guarda caso ha un fratello assessore, in Calabria, con le stesse deleghe “alle infrastrutture”? Si chiama “fare scopa”, dopo aver truccato il mazzo di carte. E tutto questo, dopo aver inibito l’ingresso nel Governo a Nicola Gratteri, calabrese e ottimo conoscitore di cosa ruota intorno alle infrastrutture, soprattutto nella sua terra e cosa, nel concreto possa voler dire quello che ho appena detto rispetto alla partita a carte. Veramente pensate che si possa continuare a turlupinare gli Italiani, in eterno, con Formigoni che irride, dai teleschermi, facendosi forte dei suoi avvocati, novello Al Capone, l’azione degli investigatori che, ogni giorno, cercano la verità e i legami rizomici tra la politica e la delinquenza organizzata? Spesso sono gli stessi magistrati che, contrastando l’andrangheta proprio in Lombardia, rischiano la vita. Le speranze della partitocrazia, riposano su Angelino Alfano e gli imminenti Mondiali di Calcio (mancano 100 giorni!) ma,ritengo che questa volta, non vi salverete perché le elezioni europee si svolgono prima del “gioco della pelota” e, come sanno quelli che se ne intendono di calcio, “la palla è tonda”. Inoltre, Alfano è solo siciliano come era lui ma, non è Mario Scelba e se prova a schierare le forze dell’ordine per reprimere la rivolta popolare, finisce “a schifiio”. Per chiarire il “concetto” allego un documento ministeriale che anche all’ultimo dei politici ingordi, dovrebbe chiarire che, ormai, la “papera” non galleggia e che nessuno difenderà più nessuno! Dovreste sapere, piccoli ma violenti ladri di verità e di libertà, che la tirannide si porta dietro la legittimità del tirannicidio. Ma i tiranni, senza i “soldati” (si chiamano così perché prendono i soldi), fanno una brutta fine. È un vecchio dibattito che, vi consiglio di andare a “rileggere”. Pena, sconcertanti sorprese (vedi aggressione a l’ex ministro Vincenzo Visco!).

Ripetere, aiuta. Nessun dorma!

Leo Rugens

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