Il “Vanna Marchi” del Grande Oriente d’Italia, Stefano Bisi a La7: venghino signori, venghino! Abbiamo anche un sito internet!!

CHIEDO SCUSA A VANNA MARCHI!

NATALE 2015

ORESTE GRANI
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Stefano Bisi a La 7 con Lilly Gruber e Roberto D’Agostino ha dovuto ammettere quello che da anni Leo Rugens sostiene: il Grande Oriente d’Italia é una associazione (in realtà, poco più di una bocciofila) non riconosciuta dalle “fratellanze” che contano nel mondo e, in particolare, da quelle “anglosassoni”. Dalle “Istituzioni Universali, infatti, i guitti nostrani, eredi di Licio Gelli e di Gustavo Raffi, sono considerati ciò che sono: delle “Vanna Marchi” che, come attività culturali primarie, studiano come “piazzare” arredi, manufatti da indossare, libercoli che abili importatori fanno arrivare nelle logge perché dei poveri gonzi li acquistino, a caro prezzo, ingrassando così, implicitamente, anche il Gran Maestro, che, con lo stipendiuccio di 129.000 euro (sarà proprio così ridotto?), giustamente, non può campare, dignitosamente! Sempre la frugalità di Giuseppe Mazzini mi torna in mente, quando sento queste cifre a proposito del “mantenimento” di striduli, inutili, fastidiosi orpelli spacciati per “maestri” di vita. Dal momento che ad ingozzare l’oca non ci possono più pensare il MPS e il calabrese Giuseppe Mussari. Mentre scrivo “calabrese”, mi viene in mente che i grandi elettori (determinanti) del “Bisi” potrebbero essere proprio esponenti delle “bocciofile” calabresi. Con ciò che questa “radice” territoriale, comporta. Il tutto, in accordo con il pluri-pregiudicato Denis Verdini. Da ieri, ancora più nei guai con la giustizia , come tutti sappiamo tranne “Attanasio Cavallo Vanesio” Matteo Renzi e l’oca ingrassata, Stefano Bisi.

Leo Rugens