Un risultato che ci ripaga di tante amarezze e solitudini: “quanto si guadagna nei servizi segreti” è al 1° posto in Google, Bing e Yahoo
Da alcuni giorni, chiunque digiti nel web la frase, “quanto si guadagna nei servizi segreti”, entra in contatto con il nostro blog. Il post, dedicato ad un argomento tanto complesso, passo dopo passo, si ritrova, al primo posto nelle schermate di Google, Bing e Yahoo. I nostri ragionamenti emergono tra più di un milione di pagine dedicate ai “servizi segreti”. Il tutto è avvenuto senza un solo gesto artificioso se non lo sforzo di aver affidato alla rete contenuti (anche fortemente critici), indicazioni di prudenza e riflessioni sull’impegno etico/valoriale che una tale scelta comporta.
Chi volesse leggere con assenza di pregiudizio i nostri testi, scoprirebbe quale operazione di “ricucitura” e di riqualificazione dell’immagine appannata dei nostri “ambienti” abbiamo, in realtà, affidato ai nostri scritti. Stanchi di tante semplificazioni che ci sono state attribuite, è tempo di rivelare che tale straordinario risultato non ha nulla di casuale.
Sentiamo, in proposito, di aver fatto, “così facendo”, non solo il nostro dovere ma di aver dato un primo contributo alle riflessioni necessarie al grande cambiamento nel settore della sicurezza nazionale. Cambiamento culturale che non solo è vitale ma ormai, improcrastinabile che avvenga. Il lettore curioso o necessitante di informazioni si è trovato dentro a dei testi che tutto facevano meno che soddisfare la richiesta compulsiva (sia pur legittima) di “quanto si guadagna” nelle attività di intelligence (ed altro) dedicate alla sicurezza dello Stato e dei suoi cittadini.
Per arrivare ad avere risposte che, a nostro insindacabile giudizio, nulla devono avere di manipolativo e seduttivo, prima di inoltrarsi su “quanto si porta a casa”, è opportuno, infatti, in fase di “reclutamento”, soffermarsi su quali siano i doveri e le finalità di una tale attività.
È ora di rilanciare e ambire di avere “al servizio, nei servizi”, la nostra” meglio gioventù” e quelle intelligenze che sole potranno ridare al Paese una identità oltre alla sovranità che è sinonimo di Libertà e Democrazia.
La Redazione di Leo Rugens