28 miliardi di ragioni per non essere amici di Putin
“Il Principe” è il nome dato da John Le Carré al capo dei capi nel romanzo Il nostro traditore tipo. Chi sia il poprietario di ingenti flussi di denaro riciclati presso la City londinese, secondo la trama, non ci è rivelato.
Il 7 aprile, tuttavia, secondo Bill Gertz, autore del blog “The Washington Free Beacon”, il Presidente Obama ha deciso togliere il velo che nascondeva le informazioni circa il patrimonio personale del compagno ex agente del KGB Putin ammonte a 28 miliardi di dollari, oltre al possesso del 4,5% di Gazprom (vedi post originale). Si tratta di una disinformatia o di che altro?
Dal giorno in cui vedemmo l’ex comunista baciare una icona sotto lo sguardo severo e vigile della gerarchia ortodossa, ricavammo l’impressione che l’amico di Silvio, l’uomo che regalava “lettoni”, dovesse incominciare ad avere qualche problema. Impressione confemata dalla perdita dell’Ucraina e del seguente fallimento del progetto di creare un mercato comune includente alcune repubbliche ex sovietiche, il Kazakistan tra le altre.
Si consideri che attualmente (aprile 2014) l’unico paese forte alleato della Russia rimane proprio il Kazakistan. Do you remember Shalabayeva?
La giornalista americana Rachel Marsden sostiene inoltre che il Principe abbia speso almeno 300 milioni di dollari tra il 2012 e il 2013 per influenzare le opinioni straniere attraverso i mezzi di comunicazione dei loro stessi paesi, finanziando lobby e agenzie di comunicazione (vedi articolo originale).
Quale futuro per Putin Vladimir avranno rivelato le stelle alla Scientist Astronomy Joy Ayad, la maga egiziana che prevede il futuro di Santa Madre Russia dalle “colonne” de “La Voce della Russia” (già diretta a suo tempo da Palmiro Togliatti)?
Ai posteri la non ardua sentenza.
Dionisia
PS Vista l’incazzatura degli ucraini a fronte del bagno d’oro di Yanukovic, fossi in Putin non dormirei tranquillo; e nemmeno il suo ridanciano amico Prodi Romano.
Le spese di Putin sono briciole rispetto alla spesa di propaganda degli americani. Lo faccio una previsione: il dollaro sara’ una valuta distrutta e gli Usa diventeranno una potenza regionale (gli analisti americani parlano della russia come potenza regionale) entro il 2025.
Gli amici americani (quelli che ci hanno riempito di derivati di vario genere, e poi ci hanno attaccato a ripetizione economicamente, quelli che spiano in special modo i paesi a loro alleati) si sono mossi abbastanza bene nell’insieme (anche con errori macroscopici) sia a livello militare che economico (il culmine lo ha raggiunto Giorgino Bush fimando il trattato sull’amero e prorogando di fatto il mandato alla fed che sarebbe dovuto scadere il 23/12/2012 a 99 anni esatti dalla sua sciagurata costituzione), altri stati pero’ si stanno muovendo molto meglio.
Ps. anche i nostri Draghi ed altri nostri notabili hanno finti blind trust e trust da tenere nascosti, dovremmo prima fare le pulizie a casa nostra prima di additare presunti dittatori in casa d’altri. Putin come altri strateghi e geni della storia mi piace per alcuni aspetti e per altri lo critico fortemente. Alcune volte non serve nemmeno essere il migliore ho avere una struttura migliore, ma basta essere il meno peggio. Ucraina e Georgia, rimanendo in europa) sono stati degli investimenti molto importanti in termini economici e di intelligence (agenti usa e israeliani a profusione) ed hanno ricevuto una batosta COLOSSALE.
Pps voci dicono che anche Berlusconi aiuti Putin a mascherare un po’ di patrimonio nella “Santa Madre Russia”
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