Segreto di Stato e Verità negate
Dopo aver scritto e ragionato per anni del “dovere di ricordare” e delle modalità di accesso agli archivi dei “servizi”, una persona che mi è cara e che ringrazio (F.F.), mi ha fatto pervenire un saggio che ho apprezzato e che ritengo giusto ospitare nel blog: IL DOVERE DI RICORDARE E L’ACCESSO AGLI ARCHIVI DEI SERVIZI di Giulia Barrera (clicca Segreto di Stato per leggere il documento).
Trovando altamente scientifico l’intervento penso così di dare un contributo alla sua diffusione.
Aggiungo che, nella nota introduttiva, è citato Michele Di Sivo, il quale, a differenza della Barrera, ho conosciuto bene, in quanto persona competente e altamente specializzata nella materia. Leggo che l’autrice del saggio si è spesso confrontata, tra gli altri, proprio con Michele Di Sivo (che ringrazia per i consigli preziosi) sul tema che, nella mia semplicità, considero tra i più complessi “al mondo”.
Tenete conto che specialisti dell’arte dell’archiviazione “di Stato” all’altezza di Michele Di Sivo (un vero scienziato!), per qualità e sensibilità culturale, non credo che ne esistano in questo Paese. Senza togliere nulla agli altri che si dedicano, con amore, a questa disciplina “strategica”. Chi mi conosce mi ha sentito dire che, spesso, negli archivi di Stato, si risolvono molte delle orribili ingiustizie che sembrano, sul breve periodo, avere il sopravvento sulla verità.
Il documento fu scritto in occasione “del convegno Archivi negati, archivi “supplenti”: le fonti per la storia delle stragi e del terrorismo, svoltosi nel giugno 2011 su iniziativa della Soprintendenza archivistica per l’Emilia-Romagna, dell’Associazione parenti delle vittime della strage di Ustica e dell’Associazione tra i familiari delle vittime della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980” (vedi link)
Buona lettura!
Oreste Grani