Qualcuno, da giorni, digita, nell’amica rete: “Goffredo Bettini Thailandia”. Cosa vorrà mai sapere il richiedente?

Schermata 2014-05-25 a 20.05.20

Da dieci giorni, tutti i santi giorni, qualcuno digita nella rete, “Goffredo Bettini Thailandia”. Ritengo che tale curiosità sia alimentata da vecchie dicerie (volgari!) intorno ai gusti sessuali del dirigente politico, ex PCI. Non sono interessato a saperne di più del tricheco, ex veltroniano, perché questo equivarrebbe ad immaginarmelo, nudo, in atteggiamenti lascivi. Ritengo che oggi, negli avanzi della sinistra (denominati PD), Bettini sia organico a chi spinge, da dietro (ovviamente parlo “metaforicamente” e nella veste di consiglieri) “Attanasio Cavallo Vanesio Matteo Renzi”.

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E questo, in quanto ad oscenità, è sufficiente. Comunque, a quelli che proprio non possono fare a meno di sapere cosa andasse a fare, ciclicamente, in Thailandia, Goffredo Bettini, dico che, certamente, non andava a fare una cura dimagrante, visto il modo esponenziale con cui è aumentato il suo grasso. Oltretutto, amici curiosi, con l’aria che tira da quelle parti (colpo di stato dei militari), il prudente Bettini eviterà di farsi vedere, per un bel periodo, in Thailandia. Anche perché, il colto Goffredo, tra le tante cose che conosce della vita, potrebbe anche avere in mente il detto popolare: “tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino”.

E poi, per certi vizi di cui i maldicenti mormorano, il Belgio è un vero paese del Bengodi. Alludiamo al cioccolato belga che è, notoriamente, tra i più gustosi del Mondo.

Leo Rugens

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