La politica estera prima di tutto: i contributi di Beppe Grillo ed Aldo Giannuli vanno, in modo rassicurante, in questa direzione
Finalmente ritrovo nella rete il “grillo” che mi piace, che stimo, che ho sempre rispettato per la funzione di stimolo strategico che ha saputo svolgere nel momento di vero “vicolo cieco” in cui si trovava l’Italia, prima della nascita del M5S. Casaleggio e Grillo hanno saputo raccogliere, intorno al loro pensare e agire, cittadini di specchiata moralità che non deve suonare retorica definire “patrioti”. I numeri che descrivono la situazione economica/sociale del Paese sono quelli che Giuseppe Grillo da Genova ha postato in: “Va tutto bene, madama la marchesa?“.
Anzi, una grave crisi internazionale quale quella che è sotto intesa alla dissoluzione dell’Iraq, potrà solo che aggravarla. Il triennio (2012 – 2014) drammatico per l’economia mondiale ipotizzato da Aldo Giannuli, in tempi non sospetti, non si è ancora concluso. Anzi, la previsione del professore potrebbe dimostrarsi ottimistica e l’avvicinarsi del complesso periodo implicito nei meccanismi elettorali statunitensi (tra poco cominciano le grandi manovre per chi dovrà succedere a Barak Obama), potrebbe aggiungere benzina alla già tanto incandescente situazione internazionale. La scelta di ragionare con rappresentanti politici di una rilevante componente di opinione pubblica inglese (con le inevitabili complessità “culturali” implicite nella scelta fatta), mi sembra andare verso un rafforzamento di quella visione della dimensione internazionale dei problemi senza la quale l’Italietta non avrebbe alcuna possibilità di sopravvivere nelle tempeste in arrivo. Nel Mediterraneo e nel Golfo Persico. E senza una politica estera, come abbiamo sempre detto, capace di delineare ruolo e sovranità di questo nostro “sgarrupato” paese, si potrà solo essere terra di conquista e burattini nelle mani dei violenti e degli incolti.
Leo Rugens
L’ha ribloggato su Leo Rugense ha commentato:
In queste ore (l’attacco in Siria ormai è avvenuto) è nostro dovere rebbloggare vecchi (?) post, non per narcisismo ma per lealtà.
Alla Repubblica e alla nostra parte che è il M5S.
Oreste Grani
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