Mokbel–Lavitola–Guarguaglini–Stornelli: storie da approfondire prima di chiedere alla rete “Quanto si guadagna nei Servizi Segreti?” & “Come si entra nei Servizi Segreti?”
!0 settembre 2015. Questo è un invito alle persone che si fanno fuorviare da cinque/sei righe che nel Web mi descivono come un Ladrou a provare a conoscermi meglio.
Se avete avuto modo di incontrarmi personalmente non solo vi invito a valutare quello che faccio e come lo faccio (cosa dico a voi o ad altri) ma a leggere – ad esempio – questo post non rimuovendo il quando l’ho scritto.
Non vi viene in mente che a dire cose come dico da anni posso essermi fatti dei nemici agguerriti e scaltri capaci di confezionare “misure attive” o raccontare in modo distorto episodi dsi vita che mi riguardano?
Oreste Grani sempre meno tollerante con le persone che ritengono opportuno offendermi senza degnare il mio fare e la mia persona di un qualunque approfondimento sostanziale.
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXNon era ancora “dovuto nascere” Leo Rugens (luglio 2012) e già qualcuno di noi scriveva sulla Rivista dei Dioscuri, n. 3, Luglio 2011, all’interno di un saggio intitolato “Intelligence e Ubiquità” che quanto stava avvenendo in Finmeccanica (eravamo sotto l’effetto plurimo della stagione dei troppi Guarguaglini/Borgogni/Lavitola/Makbel/Stornelli/Cola) era gravissimo per la sicurezza nazionale e sottolineava, in modo specifico: “Dove è finita, in questi anni, la categoria dell’abilitazione, cioè la valutazione delle persone autorizzate ad avere accesso alle notizie o a partecipare comunque ad attività “classificate”? Che cosa è “classificabile” in un Lavitola o in un Mokbel? Dove sono le richieste e gli eventuali esiti positivi di concessione di NOS di Lavitola e di Mokbel? La verità è che non ci sono, e che questi signori si aggiravano nel labirinto delle nostre cose riservate senza nessuna autorizzazione”. Difficile da capire? L’anonimo scriveva inoltre: “… non risulta che l’Intelligence sia stata capace di impedire l’uso illegale e destabilizzante per il Paese che un management corrotto e disinteressato al bene comune ha fatto di Finmeccanica, entità strategica per la sicurezza dello Stato. Dove sono finiti i ‘criteri base’ per la concessione dei nullaosta di segretezza? Come si può consentire a personaggi quali quelli che si aggiravano intorno al vertice di Finmeccanica, di violare continuamente e nella sostanza i criteri di sicurezza previsti nella fabbricazione di materiali classificati, e ignorare che, comunque, quando si producono per ‘Paese terzo’, si ha il dovere prioritariamente di proteggere l’appartenenza e la riservatezza di quel bene al committente?“.
Così, anni addietro. Così, non più anonimi, ribadiamo oggi.
Questa sciatteria incolta e complice, in settori sensibili della produzione nazionale, ci ha fatto classificare come Paese inaffidabile oltre al debito pubblico. Siamo gente (agli occhi e alle orecchie di chi conosce la nostra condizione putrescente) sputtanata! Che colpa hanno i “grillini”? Oggi, gli intrecci criminali di quegli anni e di quegli ambienti, vanno ricordati nella loro complessità e non circoscrivendoli solo alla truffa Telecom (gravissima!) o alle sparatorie tipo Banda della Magliana. Ora si deve approfondire quanto lo Stato fosse pervaso da questa feccia, grazie a chi lo guidava in quel periodo. Si deve ricostruire il quadro sinottico dalla classe dirigente coeva a tanto scempio. Ci accorgeremo che nessun seguace del M5S, ricopriva alcun incarico. Le scimmiette mute, sorde, cieche erano tutte targate Forza Italia/PDL, Lega Nord, Pd, Udc, Opus Dei, Cgil, Comunione e liberazione, P2/3/4, Legion d’Onor, Uil, Sodano, Cisl. Intrecci e gang, proprio come, alla fine (molto alla fine!) si appurarono i legami tra Banda della Magliana e lo Stato partitocratico. Questi bei campioni che regolano i conti a revolverate, erano tutta gente scelta e “favorita” per affinità con la politica imperante dal 1994 a venire in qua. I Lavitola, i Mokbel, i Guarguaglini, gli Orsi, i Borgogni, i fratelli Stornelli, i Cola non erano nella manica del M5S! Quelli che oggi regolano i conti alla Camilluccia non si aggiravano nell’Arcipelago delle Telecomunicazioni/Intercettazioni grazie agli occhi chiusi di Beppe Grillo da Genova o di Luigi Di Maio, da Napoli.
Chissà cosa volesse dire quel “qualcuno anonimo” (in realtà ero io e, da allora, continuo ad assumermi la responsabilità di quelle e di queste nuove parole) quando sosteneva che non era possibile continuare a sopportare che Finmeccanica fosse sostanzialmente mare di scorribande di pirati e pendagli da forca? Chissà, nato questo blog, cosa volevamo dire quando non passava giorno senza che trovassimo modo di richiamare l’attenzione sui vari Guarguaglini/Grassi/Borgogni/Orsi/Stornelli/Cola e senza mai dimenticare i criminali Lavitola e Mokbel. 100 per 100. Tutti arrestati, tutti condannati e, in particolare in queste ore, tutti nuovamente in cronaca “nerissima”. Chi per qualche amico “sparato”, chi perché riarrestato, chi perché sull’orlo di una sonora condanna. Ricordiamo inoltre (figurarsi se anche oggi non eravamo auto celebrativi) di aver pubblicato un post dal titolo ironico ma inequivocabile: “San De Gennaro, pensaci tu. In Finmeccanica la misura è colma“. Era il 15 ottobre 2012. Ora, il poliziotto Gianni De Gennaro (figura complessa ma certamente “servitore dello Stato”), presidente di Finmeccanica – come auspicavamo potesse divenire – ha la possibilità/occasione di affondare il bisturi e, collegandosi a quella parte dell’opinione pubblica (la maggioranza del Paese ) che aspetta chiarezza, dare un contributo definitivo al ristabilimento della verità e quindi della legalità.
La preveggenza, dalle nostre parti, è tutto. Soprattutto se “azzecca” le previsioni. Fosse solo che portiamo iella io, nemico di Leo Rugens, girerei alla larga da questo indirizzo web e eviterei di chiedere alla rete dove siano i nostri uffici. Oggi, mi è presa così perché mi sento veramente stanco di interpretare questo eterno ruolo di “Cassandra”. Mi chiamo Oreste e non Cassandra. Ho bisogno di cominciare a sbagliare le analisi e con essa, le previsioni.
Almeno quelle meteorologiche.
Oreste Grani
P.S.
Come ho detto altre volte, migliaia di cittadini arrivano, via web, a questo sito chiedendo “Quanto si guadagna nei servizi segreti? Come si entra nei servizi segreti?” Continuo a scrivere, in risposta a questa legittima curiosità: “Cosa siete pronti a fare, eventualmente assunti nei “servizi segreti”, perché il vostro Paese non sia lasciato allo sbando ed esposto alle scorribande dei troppi Mokbel?”
Ragazzi, prima chiedetevi, nel profondo, cosa siete pronti a fare voi; poi, giustamente, informatevi quanto e in che modo, viene retribuito il “sacrificio” e la dedizione alla Repubblica.
L’ha ribloggato su Leo Rugens.
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Bè! non c’ è nulla da eccepire! Ho letto ora 2,5 anni dopo; io percorrevo un’ altra tortuosa strada; posso però confermare, per quanto possa valere la mia parola, la correttezza di ogni singolo sostantivo, avendo vissuto parallelamente fatti intersecantisi con questi malandrini ma che mi hanno portato alle stesse considerazioni. Guadagnandomi poi lo pseudonimo dagli amici di Pazzo Psicopatico; portandomi a dubitare di me stesso. Ora ho la conferma di non essere stato pazzo, ma avevo visto benissimo.
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pagina 23 citato Oreste Grani :
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omonimo?
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Basta leggere il blog da primo post per sapere che non ci sono casi di omonimia.
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