Il M5S, cincischiando di riforme, si è politicamente suicidato: Berlusconi lascerà la scena politica solo quando Dio vorrà!
Forse, un po’ di prudenza, a volte, non farebbe male. Intendo dire che ritenere (parlo del M5S) di poter trattare con il PD – connotato dal duo Renzi/Ledeen, i nuovi assetti istituzionali e la riforma (di fatto) della Costituzione mentre gli avvocati di Silvio Berlusconi si apprestavano a convincere notorie “toghe rosse” che l’ex Presidente del Consiglio dei Ministri, all’epoca, tra l’altro, direttore e responsabile a tutti gli effetti dei Servizi segreti, non sapeva che il “suo lato B preferito” (così diceva di essere l’ingenua ragazzina mediterranea) era appendice anatomica di una lolita minorenne (un vero vecchio coglione “disinformato” questo Capo del Governo, amante, genericamente e innocentemente, del lato B delle ragazzine un po’ abbronzate) – è stata una vera colpevole dispersione del patrimonio elettorale, figlio delle scelte che milioni di Italiani, il 28 febbraio 2013, avevano fatto. In quelle ore, votando i “grillini”, il mandato esplicito di nove milioni di italiani, era di cambiare le cose e non quello di farsi coglionare dal suono dei putipù, dei tricche ballache e degli sceta vaiasse (siamo in tema) che l’orchestra Renzi/Verdini si è poi messa a suonare. È un vero peccato quanto è accaduto, tra PD e M5S, intorno a questa cosa, di nessun conto, che sono le così dette riforme. Tutto fumo per distrarre gli Italiani dalla mossa concordata con Berlusconi e sancita nel patto del Nazareno. Tutte disinformazioni perché non fosse chiaro agli italiani quanto accadeva nella conflittuale scena internazionale. Che è l’unica “realtà” che conta. Come tragicamente gli italiani scopriranno ancora una volta… dopo.
Forse, invece di dialogare con Verdini tramite Renzi, si doveva sfidare il renzismo sul piano del dibattito su di una necessaria politica estera italiana intorno alle gravissime crisi in corso, in Ucraina e in Medio Oriente. Crisi prevedibili e che non potevano non esplodere nei tempi e nei modi in cui sono esplose. In un’altra era e in un altro mondo, ho il ricordo che il M5S ci aveva promesso, una volta mandato con forza a rappresentarci al Parlamento, di ragionare di cose serie e di dimensioni complesse. Dopo l’esordio (vincente) nel Caso Shalabayeva, speravamo che i cittadini organizzati nel Movimento 5 Stelle, reiterassero attenzione e comportamenti politici verso il mondo oltre frontiere, indirizzandosi a conoscere la geopolitica, terreno sostanziale dove si gioca la partita della libertà e dell’assetto economico futuro dei Paesi. Forse più che mostrarsi rispettosi di una accolita di bugiardi, bisognava chiedere, ogni giorno, anche con le obsolete interrogazioni parlamentari, al Presidente del Consiglio “di turno”, quali fossero le conseguenze – per gli Italiani – di questo anticipo di “Terza guerra mondiale”, ormai scoppiato. Altro che cincischiamenti su bizzarre riforme istituzionali mentre il simile (Renzi) era attratto, senza dubbio alcuno, dal simile (Berlusconi): viaggiatori e piazzisti, entrambi. Avevamo bisogno di approcci seri. Come sono seri e drammatici gli avvenimenti internazionali in corso.
Forse, dopo il Caso Ablyazov/Shalabayeva, dove “miracolisticamente”, ad Astana, in diretta via web, avevate fatto le cose da fare, vi abbiamo lasciati troppo soli e senza gli opportuni consigli. Forse vi è girata la testa e non siete più riusciti a compiere azioni coerenti con il mandato ricevuto. Che, a buona memoria, non ricordo fosse di “fare da schermo” alla grazia (di fatto) da concedere a Berlusconi Silvio. Saper intellegere le fonti aperte, non vuol dire saper twittare o avere milioni di “consumatori” del proprio blog. Senza “intelligence”, alla fine, vi siete smarriti. E ora, non tanto per voi, che bene o male, tornando a casa, giustamente, penserete di aver fatto il vostro dovere ma, per la maggioranza degli italiani, l’occasione è sfumata e ricostituire le condizioni del necessario cambiamento paradigmatico culturale necessario ad abbattere la dittatura partitocratica, diventerà sempre più difficile se non, impossibile. Ogni giorno che passa, ogni errore che viene commesso dai per bene cittadini organizzati nel M5S, penso e ri-penso che, “quella sera”, Giuseppe (Beppe) Grillo da Genova, mentre la “folla”, pronta e coraggiosa, lo aspettava intorno al Palazzo del Governo, da vero Capo del M5S, doveva arrivare a Roma! Così non fu ed ora, nel Paese dove anche una terrorista (colpevole oltre ogni ragionevole dubbio) quale la bella Fiora Pirri Ardizzone, a suo tempo, ricevette la grazia, Berlusconi Silvio uscirà dalla scena politica solo … quando Dio vorrà.
Oreste Grani