All’inizio fu la guerra tra Galan e Tremonti, passando per Marcolongo, Milanese, Tosi ma, soprattutto, ricordando il Compagno M
E’ stato votato l’arresto dell’ingenuo Giancarlo Galan.Mi voglio contraddire con quanto fino ad oggi affermato: non è giusto! Lui colpevole di tutto e Berlusconi di niente? Il brevilineo come al solito batte tutti. “Galan libero o Roma brucerà”, avrebbero scandito i sessantottini. Non dico bruciare la Capitale ma almeno due cassette di anguille vuote le vogliamo mettere di traverso nella stazione ferroviaria di Padova?
Primo tempo
La storia di Giancarlo Galan e della cattiva gestione della cosa pubblica veneta è più complessa di come l’affare MOSE stia evidenziando. “Ma va la”, direbbe l’avvocato Niccolò Ghedini che, non solo è di quelle parti, ma conosce tutti i protagonisti di queste intrecciate vicende di politica e affari. Nel famoso modello formigoniano della sanità, il cittadino poteva scegliere se curarsi in strutture pubbliche o private. Tanto, sembra incredibile, a pagare il ricovero era sempre la Regione. Come sapete, il groviglio costituito da Giuseppe Rotelli/Comunione e Liberazione/Roberto Formigoni/San Raffaele di Don Verzé/Casa di cura Santa Rita/Famiglia Ciardo/Clinica Pio X dei frati camilliani è accusato di aver gonfiato per anni i rimborsi delle prestazioni ospedaliere. All’opposto del pensiero formigoniano (un vero gioiello di efficienza!) è, ad esempio, il “modello veneto”, dove e quasi tutto pubblico e la presenza dei privati è limitata per lo più a istituti religiosi. Le…
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