Yakub Imran Ahmed: chi è costui?
Il 16 novembre 2012 Yakub Imran Ahmed diventa un nome noto alle autorità giudiziarie, di polizia e di intelligence del Paese; due anni dopo viene a galla la verità riguardo questo uomo d’affari, meglio dire “agente” pakistano, perno di organizzazioni che, truffando sull’Iva, finanziavano il terrorismo islamico: Il terrorismo e la “volontà d’impotenza” a raccontarlo.
Bene, a questo punto ribadiamo il concetto: ma chi ci crede ancora alla favoletta dello “scontro di civiltà”? Com’è possibile che una delle due civiltà (quella occidentale) nasconda nel proprio seno – a sua insaputa – abilissimi manipolatori di società create allo scopo di rubare dei soldi per alimentare lo scontro suddetto?
Chi ha voglia di crederci si accomodi, ma non si offenda se lo definiremo cretino o disinformatore.
Dionisia
Maxi raggiro nel settore del gas
Gdf sequestra 80 mln a società energetica
La Guardia di Finanza ha eseguito la disposizione nei confronti di Axpo Italia, uno dei principali operatori nazionali attivi nel trading energetico e nella vendita di energia elettrica, gas naturale, certificazioniMILANO – I militari della Guardia di Finanza di Milano hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo per quasi 80 milioni di euro nella disponibilità di uno dei principali operatori nazionali attivi nel trading energetico e nella vendita di energia elettrica, gas naturale, certificazioni (certificati verdi, Garanzie di Origine, CO-FER, Titoli di Efficienza Energetica) e quote ad emettere (Emission Trading). L’azienda è la Axpo Italia (ex Egl spa).
E’ stata notificata anche l’informazione di garanzia nei confronti di cinque persone indagate per i reati di dichiarazione fraudolenta mediante l’uso di fatture per operazioni inesistenti, con l’aggravante del carattere transnazionale: l’amministratore delegato Salvatore Pinto, il direttore generale Simone De Marchi, il direttore dell’area finanziaria Andrea Benveduti, il responsabile dell’area trading Agostino Calcagno, il trader Alessandro Savini. Nel registro degli indagati erano già stati iscritti Jean Stephane Richet amministratore della Sf Energy Trading [la sede milanese in via Pantano, a due passi dall’Università degli Studi di Milano fa pensare che i “truffatori” non facessero molto per nascondersi]; Yakub Imran Ahmed della stessa società e Gerard Forte di New Trading International.
Le indagini, svolte su delega dei pm di Milano Carlo Nocerino e Adriano Scudieri, coordinati dal procuratore aggiunto Francesco Greco, hanno consentito di accertare che la società italiana operante nel mercato dei titoli energetici avrebbe acquistato ingenti quantità di certificati di emissione CO2 (carbon credit) da società estere in regime di non imponibilità Iva con l’interposizione di numerose società cartiere e società filtro costituite appositamente. Questo per avvalersi, nelle dichiarazioni annuali relative agli anni 2009 e 2010, di fatture per operazioni inesistenti emesse da queste ultime per un imponibile complessivo pari a circa 400 milioni di euro e detrarre indebitamente l’Iva per circa 80 milioni di euro.
(repubblica.it 16 novembre 2012)