9° giorno: “Non abbiamo una strategia” (firmato Cossiga)
Ucci, ucci sento odor di…verità!
Oreste Grani
Per anni ho sostenuto quello che, con espressioni definitive, oggi, è all’ordine del giorno: l’Italia non aveva la capacità di gestire una crisi complessa come quella innescata dal terrorismo delle Brigate Rosse e dal rapimento di Aldo Moro. Era la verità anche se tali affermazioni erano difficili da far accettare nella loro crudezza. Immaginatevi se poi, a farle, era il Ministro dell’Interno, Francesco Cossiga. Cossiga nell’immaginario collettivo politico/culturale di quegli anni era scritto con la “K” e non poteva essere (o meglio, non doveva essere ) creduto. Solo chi era dentro al processo investigativo da anni, con animo inutilmente allarmato dalla inefficienza plateale e dalla pochezza culturale dei nostri organici, sapeva in che razza di guaio i paesi nostri competitori e, sostanzialmente, nemici, si preparavano a precipitarci.
Di seguito pubblico un’intervista di Marco Dolcetta all’inutile Steve Pieczenik. Per quello che ormai vale, leggetela con il consiglio “narcisistico” di metterla in…
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