Le trenta fiches d’argento di don Zappolini
Don Zappolini e i suoi padroni non mollano l’osso, anzi, le fiches che le società dell’azzardo fanno tintinnare nei cervelli dei più deboli e nelle tasche di molti malfattori (don Zappolini…).
Nonostante tutto, nonostante le parole di Francesco e di monsignor Alberto D’Urso (Vittoria…).
È evidente, dalla denuncia di Marco Dotti contenuta nell’articolo di “Vita.it”, che il don e i suoi sodali della CNCA hanno un piano per guadagnarci su con una inutile campagna di informazione – Liberi dal gioco d’azzardo –, sebbene abbiano dovuto stracciare il protocollo che avevano firmato con Confindustria, nella sua declinazione biscazziera. È questo il prezzo, sono questie le trenta monete d’argento? O si tratta di un premio di consolazione? Al fondo non c’è mai fine.
La redazione