La Gnosi che muove la mano del Venerabilissimo Maestro Mario Draghi. Lanciamo, con oggi, la lunga rincorsa di questo post verso “il primo posto nei motori di ricerca”

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Questo post trae libera ispirazione da una mia personale rielaborazione di alcune preziose suggestioni messe a fuoco da Francesco Maria Toscano (libero pensatore a sua volta grato, per sua onesta dichiarazione, a Gioele Magaldi) sulla figura di Mario Draghi e la sua volontà di governare un pezzo del Creato, convinto – come è – il Governatore della BCE, di avere una perfetta conoscenza razionale e trascendente delle cose umane e divine. Il giorno 15 agosto 2014 vi promisi che la figura del banchiere massone, animatore della Banca Centrale Europea (BCE), sarebbe divenuta uno dei “tormentoni” di Leo Rugens. Anzi, lanciai una sfida (impossibile da vincere) dicendo che avremmo provato a far scalare, ai nostri post dedicati a Draghi, l’indicizzazione dei principali motori di ricerca quali Google, Bing, Yahoo. L’ambizioso programma si ispirava a quanto eravamo riusciti a fare con il post intitolato “Quanto si guadagna nei servizi segreti?” o ad altri, sempre nostri, raggiungibili elettronicamende formulando quesiti del tipo: “Le regie occulte. Come e perché Claudia Gioia fece assassinare il Gen. Licio Giorgieri”. Come vedete ora è arrivato il tempo di provare a mantenere fede all’impegno, senza nulla temere. Tanto, il potentissimo Mario Draghi, riteniamo abbia altro da fare che leggere Leo Rugens e “prendere d’aceto” per le nostre affermazioni. Che il post “La gnosi che muove la mano del Venerabilissimo Maestro Mario Draghi”, possa divenire, da oggi, novello Nibali la maglia rosa (o gialla!) dei motori di ricerca, quando un cybernauta, legittimamente curioso, dovesse digitare il nome di “Mario Draghi associandolo alla Massoneria”.

Con questi post dedicati a Draghi vogliamo provare a non far avvenire (folli Don Chisciotte contro i Mulini a vento, quali siamo!) una perniciosa ripetizione di quanto ci siamo “beccati”, con il novennato di Giorgio Napolitano. Draghi è destinato a guidare l’Italia o da dentro o da fuori. Draghi e Napolitano appartengono agli stessi centri di potere che, silenziosi e invisibili (come i sommergibili) garantiscono la carriera dei propri fedeli appartenenti. Oltretutto non ci sono molti italiani in queste realtà oligarchiche che governano il Mondo. Questa presenza irrisoria, tra i potenti della Terra, per numero e qualità, è certamente dovuta alla  pochezza di preparazione e per i noti limiti delle nostre “obbedienze” di partenza (gli incubatori degli ultracorpi) sputtanate come quasi tutto il resto del Paese. Uno come Stefano Bisi (Gran Maestro del GOI), ad esempio, è considerato una tale nullità, che il testo di Giole Magaldi non lo cita neanche una volta, in oltre seicento pagine dedicate al mondo massonico contemporaneo. Alcuni italiani, comunque, riescono ad emergere perché mostrano agli occhi e specialmente se gli occhi sono tre, (“Three eyes”) dei vari club mondialisti, l’assoluta volontà di servire fedelmente: alcuni nostri connazionali (sic!) si mettono in bella mostra come eredi di una tradizione e di una storia di governanti traditori della Patria, entusiasti collaboratori del progetto della distruzione delle sovranità nazionali per la costruzione di unione europea solo fatta di legami economici e di signoraggi delle monete. Questi pochi italiani che emergono per servilismo e doppio giochismo, sono quasi tutti organizzati dentro all’Aspen Istitute for Humanistic Studies, organizzazione che, in realtà, della “condizione umana” e degli studi umanistici se ne sbatte i coglioni, tutta presa come è (in stretto rapporto con la Riia e le maggiori UR-Lodge del mondo) a collegare, in una rete di rapporti reciproci, alcuni esponenti delle classi dirigenti internazionali scegliendoli tra quelli che più si prestano a collaborare per la costruzione di un nuovo ordine. Giorgio Napolitano (il primo comunista italiano che fu fatto entrare in USA nel lontano e fatidico 1978) e Mario Draghi sono stati e ancora sono due scolaretti irreprensibili in questa materia paracul-esoterica. Molto cittadini del Mondo e per nulla “italiani”. Sono loro, sia pur con sfumature diverse, i reggitori dei fili del “Burattino di Turno”, Matteo Renzi. In accordo con il super vigilante statunitense repubblicano, Michael Ledeen. Ecco perché si può leggere sul “Il Moralista” del 10 ottobre 2014 il brano che segue (esempio di prosa inequivocabile) e considerarlo pienamente attinente alla realtà. Nel pubblicare l’articolo, non solo, lo condivido pienamente ma mi assumo le responsabilità di legge implicite nella riproposizione integrale.

Oreste Grani/Leo Rugens


Il brano è a firma di Francesco Maria Toscano che non lasciamo certamente solo.

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PROVEREMO A MISURARCI CON UN IMPRESA CHE APPARE IMPOSSIBILE: FAR DIVENTARE PRIMI, IN GOOGLE, I POST CHE DEDICHEREMO A MARIO DRAGHI E ALLA INTERSCAMBIABILITÀ TRA POLITICI E BANCHIERI

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Con l’aria che tira (la Germania ha vinto i Mondiali di Calcio ma non “tira” più ed altre semplificazioni del genere), da settembre (forse prima) sentiremo nuovamente riparlare, tutti i giorni, di debito pubblico, di “soldi”, di troika, di Banche centrali, di Banca d’Italia. Anche Leo Rugens si prepara ad unirsi al coro ma, da “sprovveduto ignorantone” in materia finanza “ed altro” quale è, per partecipare al dibattito, proverà a cimentarsi sul suo terreno cioè, una qualche abilità accertata di “sapere estrarre dalla realtà ciò che c’è ma non si vede”. Ad esempio, con la moda che imperversa di riesumare “casi freddi”, metteremo mano ai veri moventi che portarono all’uccisione di ben tre presidenti degli Stati Uniti d’America (Garfield, Lincoln, Kennedy) ed ad altre esecuzioni spietate avvenute, in giro per il mondo, negli ultimi duecento anni.

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Cosa racconteremo, ovviamente, se sarete interessati, lo saprete più avanti leggendoci quotidianamente, ma di cosa scriveremo ve lo diciamo sin da oggi, ferragosto 2014: cercheremo di capire quali “dinamiche” si sono attuate per arrivare, in Italia, ad una vera interscambiabilità tra banchieri e politici (politici, non i simpatici Razzi, Renzi, Santanchè, Dorina Bianchi) quali Einaudi, Carli, Ciampi e per ragionare (prevedere?) su quanto si delinea, ad esempio, intorno alla figura di Mario Draghi, attualmente in Banca centrale europea e, in futuro, non si sa “dove”. Per fare questi ragionamenti e dedicarci a questo tipo di “investigazioni”, partiremo dall’ipotesi che i tre presidenti degli Stati Uniti sopra citati, siano stati uccisi, tutti e tre, per lo stesso recondito movente: avevano provato a sottrarsi al potere dei banchieri fabbricando del denaro in proprio, ossia dando l’ordine a una banca di emettere dei dollari di proprietà dello Stato. Molti ritengono, addirittura, che anche il fratello di John, Robert Kennedy, sia stato ucciso per lo stesso motivo, in quanto era a conoscenza (e la condivideva) della decisione di togliere l’emissione del denaro alla FED e, per fare questa “rivoluzione”, intendeva presentarsi alle elezioni presidenziali. L’assassinio di John Kennedy avvenne pochi giorni dopo che che aveva fatto mettere in circolazione i primi “nuovi” dollari. Questo è certo!

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Affermarlo non ci fa iscrivere d’ufficio nel lunghissimo elenco dei complottisti di cui abbonda la rete. In attesa di Draghi e non di Godot, vediamo se “ci prendiamo” anche su un terreno tanto sdrucciolevole. In fin dei conti, siamo gli stessi che davano per certo, in tempi non sospetti, che la Germania si sarebbe “fermata”. Siamo gli stessi che hanno previsto con largo anticipo la fine di Gheddafi, Mubarak, Ben Alì. Siamo gli stessi le cui riflessioni “escono per prime” in Google, se uno digita nella rete, “Come si entra nei servizi segreti?”,”Quanto si guadagna nei servizi segreti?” e via così. Da settembre, proveremo a far diventare “primi” anche i nostri post indirizzati a Mario Draghi. Così come sono diventati “primi” quelli che abbiamo saputo dedicare a “Claudia Gioia”, assassina del Gen. Licio Giorgieri.

Oreste Grani/Leo Rugens che ci mette, come al solito, la faccia e, questa volta, non solo quella.