Chiesa Giulietto arrestato in Estonia, il rublo a picco e Prodi va da Renzi

Prodi e la candela

Prodi e la candela (Bari 7 marzo 2007)

Putin e la candela (Bari 7 marzo 2007)

Putin e la candela (Bari 7 marzo 2007)

L’incontro Renzi-Prodi avvenuto, ieri 15 dicembre, racconta, in apparenza, l’umiliante visita di un vecchio arnese della politica a un giovane burattino (Pinocchio è un’altra cosa). Tema segreto dell’incontro l’elezione del futuro Presidente della Repubblica, poltrona cui ambisce il necromante di Bologna; in realtà, noi della redazione, crediamo che siano ben altri gli interessi in gioco, se è vero come è vero che Prodi sia consulente dei Presidente russo Putin e del Presidente kazako Nazarbayev.

Partiamo dal fatto che i russi si sentono in guerra, e lo sono, e osserviamo un paio di avvenimenti, piccoli o grandi che siano non importa.

Innanzitutto sottolineiamo l’arresto e l’espulsione dall’Estonia del Chiesa Giulietto, sospettato da tempo di essere stato un agente del KGB, oggi attivissimo nelle repubbliche baltiche a favore di un partito filorusso di cui fu anche candidato in Lettonia nel 2009; cosa avrà mai combinato il nostro di così grave? Sbaglieremo, ma sembra un chiaro segnale della tensione avvertita nella regione, tradizionalmente legata alla Lega Anseatica e apertamente ostile alla Russia. Non sbaglieremo a sostenere che l’attività del nostro sia stata considerata ostile dai servizi estoni.

Seconda notizia davvero preoccupante: il crollo del rublo, che si trova ad avere perso metà del suo valore nel giro di un anno. Tutti sanno che l’unico vero nemico, un tempo  dello zar e del partito oggi del presidente, è il popolo affamato, giacché se, come si dice, i russi non sono adatti alla democrazia, altrettanto non lo sono a soffrire la fame.

Ultima ma non meno importante la rinuncia di Putin a costruire il South Stream e il conseguente crollo delle azioni della SNAM.

E veniamo quindi al professore e al suo pellegrinaggio a Palazzo Chigi; due ore di discussione tra un privato cittadino e il Presidente del Consiglio a raccontarsi che cosa esattamente? Noi riteniamo che il prezzolatissimo consulente abbia in questo momento un problema molto serio con i suoi  pagatori, giacché Putin starà cercando in tutti i modi di uscire dall’angolo, e quindi avrà attivato tutti i suoi agenti, Chiesa e Prodi inclusi.

Vorremmo avviare una riflessione: è mai possibile che un individuo che mangia alla stessa greppia di Marine Le Pen, Salvini, antisemiti assortiti fino al Tea Party, sia candidabile alla Presidenza della Repubblica? Lo sapete come vi risponderebbe un patriota russo se gli ventilaste l’ipotesi che un Putin facesse da consulente all’ENI? “Traditore” e poi sputerebbe per terra.

Insomma, mentre si avvicina un nuovo viaggio di Renzi in Kazakhstan, come non immaginare che il prezzolato (da “prezzo”) Prodi si sia trattenuto sugli affari da fare laggiù?

Per concludere, non escludiamo che l’incontro tra il giovane e il vecchio abbia avuto un passaggio dedicato all’elezione presidenziale, ma escludiamo che l’interesse del professore sia l’interesse e la sicurezza nazionale (come il caso Shalabayeva insegna) quanto il potere personale e le trame politico-affaristiche dei suoi “mecenati”.

La redazione

P.S. digitate “leorugens prodi” e Google vi dirà tutto ciò che pensiamo e sappiamo leggere nel passato e nel futuro di quest’uomo

Champagne per un Kashagan mai entrato in produzione

Champagne per un Kashagan mai entrato in produzione