Pantani, forse, è stato ucciso: la “perfezione” del crimine è spesso legata alla “imperfezione” delle indagini

Per motivi che (per ora) mi sfuggono, sento il desiderio/dovere di ribloggare l’articolo. Oreste Grani/Leo Rugens

Leo Rugens

edmond-locard

Il sopralluogo, in caso di omicidio, rappresenta il primo essenziale passo per la ricostruzione della verità. Questo si studia sui manuali di investigazione criminale e questo è ciò che ogni buon “poliziotto” dovrebbe sapere. I maestri della materia, raramente non esordiscono, quando si rivolgono agli allievi alle prime armi, con ragionamenti relativi alle tecniche di sopralluogo della scena del crimine. Anzi, mi riesce difficile immaginare “forze dell’ordine”, minimamente professionali che, recandosi sul luogo di un atto criminale (anche il suicidio, per la legge, lo è) non ricordino i lineamenti base di medicina forense e “le luci e le ombre” che, come gli devono aver insegnato, compaiono sulla scena del sopralluogo. Già nel 1910,  il grande criminologo francese Edmond Locard, stabiliva come fondamentale per la soluzione del rebus investigativo il principio di interscambio tra il colpevole, la vittima e la scena del crimine. Chiunque abbia dovuto studiare la materia per poter…

View original post 752 altre parole