Cosa ha twittato, proprio nel 30° anniversario della strage del rapido 904, il “ministro” Lupi?
A VOLTE LA “PREVEGGENZA” DI LEO RUGENS IMPRESSIONA PURE NOI CHE LA ELABORIAMO: IL POST SEMBRA UNA SOLLECITAZIONE AD ESPELLERE UN TALE PERSONAGGIO DALLA COMPAGINE GOVERNATIVA. IL TUTTO ALLE ORE 11.20 DEL 26/12/2014!
RILEGGETE, SE NON LO AVEVATE GIA’ FATTO, E FATECI SAPERE. ANCHE SE CI DOVESTE CONSIDERARE SEMPLICEMENTE DEGLI “IETTATORI”. MA SEMPRE “INTELLIGENTI” E “ANTICIPATORI”.
IL TESTO ORIGINALE:
In un Paese guidato da una classe dirigente sufficiente ad affrontare le complessità che non potevano non paventarsi in un mondo articolato come l’attuale, una mezza cartuccia quale è il “para cattolico” (ha imparato ad interpretare il Vangelo frequentando gli “affaristi” di Comunione e Liberazione tipo Vittorio Sbardella e proprio quelli che “ama” Papa Francesco) Lupi non sarebbe mai potuto diventare Ministro dei Trasporti o delle Infrastrutture, ne Capo Stazione, tantomeno macchinista o pulitore di toilette sugli Inter city.
Invece, in un Italia allo sbando, il ministro che più dovrebbe essere preparato sul piano della Sicurezza Nazionale (dopo quello dell’Interno) è in realtà un ibrido mostruoso fatto di una bertuccia e di una volpe. Ieri, 23 dicembre 2014, alle ore 7:00, il prode Lupi, un’idiozia sul terrorismo “ferroviario” l’ha dovuta dire (quasi all’alba per sembrare lui il più solerte e bello?) rimuovendo il particolare che, proprio trent’anni addietro, veniva compiuto un “vero” attentato devastante e nello stesso tratto di ferrovia: 17 cittadini fatti bruciare con crudeltà e follia “parapolitica” per preparare l’ultima fase di destabilizzazione del nostro Paese (che ancora perdura) e che, come tutti sanno, non ci ha fatto mai più riconquistare una parvenza di sovranità nazionale. L’attentato del 23 dicembre 1984 (ripeto, 17 morti e 267 feriti) fu certamente un attentato di tipo “mafiosissimo” perché lo Stato si distraesse da ciò che avrebbe dovuto fare prioritariamente: contrasto alla criminalità politico-mafiosa. L’attentato si inseriva, inoltre, come disse Rino Formica, nel Grande Gioco che si prendeva cura dell’Italia perché non provasse neanche a pensarci ad essere uno stato sovrano. Punto. Cosa twitta questo lupo/i “alieno”?
Oltretutto, quando twitta, rimuove il particolare che Comunione e Liberazione (di cui Lupi è la migliore/peggiore delle presenze nel Governo Renzi) fu voluta sì da don Giussani ma che la struttura portante e l’articolazione affaristica (che ancora, purtroppo, oggi regge), fu organizzata dal citato Vittorio Sbardella che, di esplosivi, attentati provocatori e violenze di tutti i tipi ne sapeva come pochi! Inoltre, Sbardella, è il personaggio politico che massimamente seppe tenere il rapporto con la Mafia (quella siciliana e statunitense) tramite Giovanni Gioia e Salvo Lima, triangolando con il leader della corrente DC “Primavera” e vero protettore di Comunione e Liberazione, cioè Giulio Andreotti. Parlare di attentati ai treni, di destabilizzazione, di provocazione rimuovendo di essere “figlio politico” di ambienti di estrema destra/mafiosi ed affaristici (ripeto, questa è la collocazione e funzione nel panorama politico degli ultimi trent’anni che ha avuto la Comunione e Liberazione di sbardelliana memoria) che le stragi nei treni le hanno fatte veramente, è da vero sprovveduto.
Così scrivendo ho descritto un legame “carsico”, datato e audace, tra la destra affaristica, i mafiosi e gli “agenti internazionali” preposti a destabilizzare l’Italietta. Ma, come avete capito, “audace ci piace” .
Invece di twittare idiozie, è arrivato il tempo (come auspica, con fermezza, Papa Bergoglio) che si tolgano di mezzo tutti gli esponenti politici figli di Comunione e Liberazione e lascino ragionare di treni, di provocazioni, di destabilizzazioni, non solo quelli che ne sanno, ma che non sono, in nessun modo, riconducibili (per nessun filo sottile/robusto) fino a quella estrema destra (non solo lei ma anche lei) che ha favorito/coperto, in quarant’anni, i veri attentati ai treni. Non dimentichiamo che qualcuno ha bruciato vivi, scientemente, persone innocenti. In Italia e non nel lontano Pakistan.
Il ministro Lupi, prima di twittare frasi ad effetto avrebbe potuto almeno leggere cosa Wikipedia riporta sull’episodio specifico di trent’anni addietro. Pubblichiamo noi la voce e invitiamo l’incontinente parolaio a riflettere. Sarebbe meglio che lo facesse sempre ma, ieri, 23 dicembre 2014, proprio si doveva stare zitto!
Oreste Grani/Leo Rugens
http://it.wikipedia.org/wiki/Strage_del_Rapido_904
L’ha ribloggato su Leo Rugens.
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