E se il cinese (Sergio Cofferati) cambiasse rotta?

sergio-cofferati

Uno dei miei primi post, pubblicato il 13 settembre 2012 (che valuto tra i più riusciti), lo intitolai: “E se i cinesi cambiassero rotta?”. Il tema, quel giorno, era la politica estera cinese. Se volete potete andarlo a leggere  31°/La Calunnia – E se i cinesi cambiassero rotta? con il seguito I cinesi hanno cambiato rotta. Altro che “nessuna sorpresa”: è necessario “estrarre dalla realtà quello che c’è ma non si vede”.

Oggi, il titolo è solo di poco diverso ma il significato e l’argomento sono tutta un’altra cosa: “E se il cinese (Sergio Cofferati) cambiasse rotta?”.

Il 14 gennaio 2015, abbiamo pubblicato il post La Liguria potrebbe passare, scegliendo quale Governatrice la funzionaria di partito (di lungo corso) Raffaella Paita, dalla padella nella brace dedicato alla gravissima situazione che si è creata in Liguria a seguito delle primarie “taroccate” che hanno dato come risultato la sconfitta del “cinese” e la vittoria di una “gattoparda burlandian/renziana”. Sergio Cofferati si è incazzato come una pantera e non ritiene di farla passare liscia a Raffaella Paita, da vent’anni  nell’area di potere di Burlando e del peggiore ex PCI/PDS o PD come oggi si chiama tanto da avere un marito Presidente dell’Ente Porto di Gernova!  La signora di cui si parla, oltre ad aver usufruito di strani afflussi di voti portatigli da mercenari (il paradosso è che alcuni si dice che fossero cinesi ignari che così facendo danneggiavano l’unico autentico inossidabile “cinese” della sinistra italiana) e da avversari di partito quali dovrebbero essere i “pidiellisti scajoliani” liguri. Brutta gente, comunque, come le vicende giudiziarie di sciaboletta (Scajola) insegnano e come le minacce di morte al portavoce di Coferati confermano. Il “cinese” si è talmente incazzato per i modi antidemocratici, oligarchici, malavitosi con cui hanno voluto farlo fuori che potrebbe prendere la palla al balzo e fare quello che alcuni milioni di italiani si aspettano che faccia da anni, cioè fondare un nuovo/vero partito di sinistra che, come tutti sanno, manca da troppo tempo in Italia. Nel primo pomeriggio odierno, Sergio Cofferati è atteso al teatro Carlo Felice di Genova, per dire la sua sulla vicenda dei presunti brogli. Il tutto a pochi dalla prova del fuoco in Parlamento per l’elezione del nuovo presidente della Repubblica. Fosse il segno di un inaspettato e salvifico spariglio? Necessario, oggi, più che mai  perché qui non stiamo a giocare a “tre sette” ma a “tana libera tutti”. Tana o Cofferati che potrebbero, in un vero slancio coraggioso, riunire le truppe disperse in mille rivoli e cappottare, in retta d’arrivo, il mascalzoncello “cavallo vanesio” toscano. Montato, non lo dimenticate mai, da Michael Ledeen.

Orese Grani/Leo Rugens

Ultim’ora: il cinese si è dimesso dal PD!

Lo “spariglio” è iniziato!