Solo poche ore fa scrivevamo: “E se il “Cinese” (Sergio Cofferati) cambiasse rotta?”

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Ci abbiamo visto giusto e il “Cinese” ha cambiato rotta. Mentre scriviamo andiamo con la mente all’opportunità (Stefano Rodotà Presidente della Repubblica) che Giuseppe Grillo da Genova, non seppe difendere con il coraggio che quel cambiamento di rotta si sarebbe meritato. Intendiamo dire, con il vigore della piazza, che tale ipotesi si meritava. Sarebbe stato un atto democratico a nome della maggioranza degli aventi diritto al voto. Ma quel pulmino non arrivò mai a Roma! Ma non tutto è perduto. La malafede e il gioco sporco attuato in occasione delle primarie in Liguria dalle consorterie partitocratiche (Scajola/Burlando uniti nella lotta) offrono – paradossalmente – al Paese – una via di scampo dalla stretta mortale in cui i renzisti ci vogliono serrare e, in quelle condizioni di neo-schiavitù, sfruttare per la soddisfazione di una paranoica egocentrica sete di potere. Se osservate le movenze di Matteo Renzi immortalate nel filmato che in questo post segnaliamo, anche se siete (come certamente quasi tutti siete) profani di psichiatria, non potete non accorgervi che la sua mimica facciale rivela che ci si trova di fronte ad uno psicopatico. Perché non sentiamo giusto ribellarci a ciò che sotto in nostri occhi e che sta per accadere? Non basta lo “psicologo Crozza”?  Non basta che un tale filmato rivelatore del disagio mentale in cui vive e “corre” Renzi, lo abbiano visto già tre milioni di utenti/elettori ?

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La persona che più di altri potrebbe in queste ore sparigliare il gioco demenziale (come tale, pericolosamente antidemocratico e oligarchico) che ha in mente (si fa per dire) Matteo Renzi, è proprio Sergio Cofferati. Non solo uscendo come ha fatto da un PD ormai tutt’uno con Forza Italia, ma divenendo il suggeritore di una possibile somma di voti che nel segreto dell’urna a Camere unificate, vedesse in Massimo Cacciari la figura da contrapporre al candidato fantoccio che il burattino Renzi pretende di piazzare al comando del Paese. Renzi è la marionetta che si vuole fare puparo e che ci vuole imporre, per sette anni, chi dice lui. Questo è ciò che sta per accadere. Viceversa, avviamo in queste ore un passa parola come solo la rete sa fare e sospingiamo l’unica speranza che abbiamo perché non si instauri la dittatura formale che Michael Ledeen ha pronta da suggerire a Matteo Renzi e al fantoccio piazzato, da loro, al Quirinale. Cominciamo dal Sel di Nichi Vendola partito che non è mai servito a un cazzo se non a far vincere una nullità come Franco Ceccuzzi (PD) nelle elezioni della primavera del 2011 a Siena. Ma anche gli inutili possono, in alcune condizioni storiche, farsi eroi.

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Poche chiacchiere e molti fatti: che invece di Sofia Loren, o Monica Bellucci o la nostra troppo giovane Valentina Nappi, dalle urne, a Camere unificate, esca, sin dal primo scrutinio, un congruo numero di voti a favore di Massimo Cacciari. Almeno quelli di Sel e M5S. Su questa decisione ineccepibile sul piano del profilo culturale etico morale del candidato  stanare, nel segreto dell’urna, una minoranza (?) dei parlamentari PD che non posso credere non si vergognino di Renzi e come li ha ridotti al servizio di Berlusconi e di Denis Verdini. Su questo segnale, come si fece per Stefano Rodotà, si scenda nelle piazze (in particolare a Roma) e, questa volta, si eviti di farsela nelle braghe. Non tutto è “democraticamente” perduto.

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Oltretutto sarebbe divertente riuscire ad eleggere Cacciari per determinare un vero e proprio “scorno” nei confronti di Silvio Berlusconi che, se ricordiamo bene, non ha mai digerito l’intelligenza e la cultura del filosofo veneziano oggetto dell’attenzione (per l’intelligenza e la cultura), se ricordiamo bene, della signora Veronica Lario in Berlusconi.

OrestinoGranetto

Orestino Granetto