Assunti (finalmente!) nei Servizi segreti, 30 giovani: prima che siano “utili” alla Repubblica, ci vorrà tempo
Oggi 24 febbraio 2016 l’ISIS è all’attacco in Libia e, da un mese, Giulio Regeni è stato catturato, torturato fino alla morte in Egitto.
Nell’amarezza di quanto continua ad accadere ho sentito il bisogno di rileggere quanto ho scritto oltre un anno addietro. Se non lo avete fatto allora provate a raccogliere quel poco che è descritto nel post.
Oreste Grani
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E’ di pochi minuti fa (ore 15.30) la notizia che gli italiani, secondo un allarme lanciato dalla nostra diplomazia, devono lasciare immediatamente la Libia! In un paese semplice-semplice qualcuno dovrebbe, domani mattina, essere chiamato a rispondere di tutte le cazzate che abbiamo sentito raccontare sulla ripresa dei nostri rapporti con la Libia dai rappresentanti del nostro Governo! In un Paese normale, questa sera ci sarebbero una raffica di dimissioni o di calci in culo! In un paese normale, si comincerebbero a chiedere giustificazioni e si pretenderebbe pubblicamente di…
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Siamo in un paese in cui la “cultura” della parola di proclamo è assai più forte della realtà che si cela dietro la stessa. Da troppo tempo sento, e questo vale in ogni settore della nostra povera patria, parole e proclami di ogni genere supportate però da fatti che disattendono quanto detto o peggio ancora contrastano quanto detto.
E’ bello pensare che un giorno tutto questo possa lasciare spazio a competenza, meritocrazia, sensibilità, capacità critica di sintesi e di analisi. Saper scomporre tutti i livelli della realtà come piccole tessere e saper dare un senso alla singola così come all’insieme.
Oggi quello che percepisco è disdicevole: chi dovrebbe detenere queste doti le usa per scomporre la realtà in tessere che possano essere di suo personale beneficio, appropriandosene con estrema avidità, lasciando gli altri arrangiarsi di fronte ad un mosaico incompleto, privo dei suoi valori principali.
Porto con me la convinzione che un cambiamento radicale arriverà a brevissimo, temo solo che le modalità saranno quelle di una ricostruzione e non di una ristrutturazione.
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Caro Pericolo, con questo pseudonimo sei tutto un programma! Al di là delle battute è difficile in queste ore darti torto. Grazie per l’attenzione e gli interventi sempre costruttivi
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Completamente impreparati…quasi infantili; sentivo in tv il sottosegretario agli esteri (il calabrese di cui ora mi sfugge il nome) che faceva un appello per le assunzioni nei servizi segreti, dove però il selfie non si può fare, ah ah…essendo disoccupata, ci avrei fatto un pensierino..ma possibile che siamo sull’orlo di una guerra senza sapere come e perché? Possibile che i servizi segreti di tutto il mondo dormano? Possibile che Putin venga trattato da delinquente e uno come Poroshenko sempre in tuta mimetica venga accolto con tutti gli onori dall’Europa? Possibile che ogni due tre anni gli italiani debbano lasciare la Libia?Possibile???sì, va così, mi sembra davvero assurdo…
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Gentile e giustamente dubbiosa lettrice, il sottosegretario calabrese di cui parla è Marco Minniti e si interessa di questa materia da oltre venti anni prima nel pci e poi nelle varie forme che il partito degli ex pci ha assunto. Lascio a te giudicare,come mi sembra tu sappia ben fare, la fragilità, di una situazione così grave dove vengono, però, spacciate le aspirine per antibiotici. L’importante è fare annunci pubblici. Nel campo della sicurezza l’Italia continua ad avere, da molti anni, un febbrone da cavallo anche perché i medici al capezzale sanno poco o niente di questo genere di malattie. Marco Minniti, senza infamia e senza lode, è uno di questi medici. Se non il capo della equipe. Grazie per l’attenzione.
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