Matteo Salvini da il “ben servito” ad Angelino Alfano annunciandone la rimozione dalla poltrona di Ministro dell’Interno entro poche settimane
Anche Matteo Salvini (come quasi tutti), ogni tanto, ne dice una giusta. Ieri, sollecitato dal solito “gelato” (microfono) dice: “Non facciamo nessuna alleanza con NCD. Angelino Alfano ha scelto la poltrona (e che poltrona, aggiungiamo noi) e se la tenesse stretta (e qui viene “la cosa giusta” a cui alludevamo) per le settimane che gli rimangono“.
Per le settimane che gli rimangono? Non dice mesi, non dice tantomeno anni, dice settimane!
Vuoi vedere che il Ministro dell’Interno è in vista del capolinea dello zero barrato?
Vuoi vedere che anche al presidente Sergio Mattarella (siciliano) questo avvocaticchio “siciliano” non rimane tanto simpatico? Ad Alfano, in sintesi, per salvarsi dalla defenestrazione, si dice che gli ci vorrebbe l’arresto in flagrante dello sceicco Abū Bakr al-Baghdādī mentre, travestito da suora, si prepara a “minare” l’obelisco di San Pietro. La qual cosa potrebbe riabilitare l’erede di Scelba, Tambroni, Taviani, Rosa Russo Jervolino, Cossiga, Amato, Maroni e altri che ho rimosso, agli occhi di Matteo Renzi ma, non credo, come direbbe Crozza/Razzi, che sarebbe sufficiente a renderlo gradito a Papa Francesco. Che, da queste operazioni di tipo eclatante (l’arresto del Capo dell’ISIS, che sarà mai?) non credo che si farebbe impressionare più di tanto.
Orestino Granetto