Il Capo dei Servizi Segreti Matteo Renzi sfida l’ISIS e l’intelligence di tutto il mondo affermando che l’Italia sa esattamente cosa sta succedendo in Libia
Oggi è il 10 giugno 2015 e nessuno capisce un cazzo di quello che accade in Libia! L’ISIS è all’attacco ovunque e ieri, dopo che nei giorni scorsi si era impadronita dell’aeroporto, a Sirte ha preso il controllo di un’importante centrale elettrica. Chissà se il nostro “Capo in testa” (Matteo Renzi) che detta – quotidianamente – le linee guida alle nostre agenzie di intelligence, aveva fatto in tempo ad avvertire gli amici Obama, Cameron e Holland degli imminenti avvenimenti. Tra una birra e un’altra poteva fare il gesto leale di metterli al corrente delle evoluzioni sul fronte bellico/diplomatico libico.Lui che sa esattamente come stanno le cose in Libia. E poi mi dicono che da vero “grillino” sono poco affidabile perché manco di rispetto al Premier!
Ma saranno quelli che credono a questo italiano cantastorie a mancare di rispetto agli esseri umani che soffrono sulle rive del Mediterraneo! Torniamo al 22 febbraio 2015 e al post ironico che pubblicavo quel giorno. Meditate gente, meditate,
Oreste Grani che sempre più scommette che la Quinta Repubblica Italiana stia per crollare e che la Nuova Repubblica si affermerà grazie all’azione determinante di quei populisti organizzati nel M5S.
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Erano settimane che aspettavamo che il “Capo dei Servizi Segreti”, Matteo Renzi, si esprimesse da vero competente quale, per storia familiare, studi ed esperienze fatte, ci risulta essere della materia “intelligence e strategie di sicurezza”. Non è riuscito a starsi zitto e ha comunicato al Paese che grazie ai nostri analisti sappiamo esattamente quale sia la situazione in Libia. Da quando lo ha detto, i “colleghi 007” francesi, inglesi, statunitensi, cinesi, israeliani, egiziani, algerini, spagnoli, russi, tedeschi stanno sotto cazziata perché i rispettivi governi vogliono sapere come mai possa essere avvenuta una tale metamorfosi in pochi mesi: gli italiani avevano lasciato intendere con le dichiarazioni ufficiali affidate ai premier che hanno preceduto Matteo Renzi di prendere per stabile ciò che era sul punto di degenerare e per dirigenti affidabili tipi che poi si erano squagliati come neve al sole. Todo cambia, cantava l’indimenticabile Mercedes Sosa. E così è stato: sotto la guida esperta di Matteo Renzi siamo diventati, in poco tempo, i primi della classe. Da scolaretti litigiosi – come ci definivano tutte le intelligence del mondo – a “capi classe”, il cambiamento è stato “eccezzziunale veramente”. Si deve essere trattato del solito miracolo della Madonna di Pompei.
Orestino Granetto
forse siamo noi a non capire il senso di chi ci sta rappresentando (?)
forse siamo noi distratti a leggere negli accadimenti la totale inadeguatezza di chi attua scelte e definisce strategie (?)
forse siamo noi ad aver perso il gusto di gioire dei nostri concittadini (?)
purtroppo siamo rappresentati a livello mondiale ( per quello che oggi contiamo ) dell’ennesimo stereotipo dell’italianetto capace di vedere il proprio interesse in ogni occasione che gli si pone davanti, capace di vendere ciò che ha per il proprio narcisismo, capace di salutare e dire addio a colui che è inutile al soddisfacimento personale
di parole se ne continuato a sentire molte troppe e troppe e tutte inneggianti a fantomatiche riprese o soluzioni di problemi che sono nostri, li abbiamo dentro e potranno essere debellati solo da un lento e delicato percorso che deve necessariamente partire da una rivalutazione delle persone preposte a formare educare e istruire i nostri figli. oggi mi trovo a dover guardare negli occhi le mie figlie e vedere che tutte le energie spese per trasmettergli valori e atteggiamenti positivi e costruttivi sono messi in dubbio da chi gli dovrebbe fornire, al di fuori della famiglia, le basi della convivenza sociale.
oggi è il giorno del perdono nella fede ortodossa e quindi chiedo a voi perdono, anche se chi dovrà e potrà concedere il perdono sta molto al di sopra di noi e sono certo che me lo concederà.
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Grazie caro Pericolo per le parole scelte e per il dato autobiografico (le tue figlie) che ci affidi e ti descrivono meglio di qualunque altra considerazione. Oreste
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L’ha ribloggato su Leo Rugense ha commentato:
Fermiamo Matteo Renzi e ridiamo all’Italia una politica estera degna di questo nome!
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