Salvini lecca il culo a Putin e Casa Pound lecca il culo a Salvini. Qui ci scappa il botto

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Sabato 28 febbraio convergeranno su Roma migliaia di sostenitori di Matteo Salvini, l’amico del principe Vladimir Putin. Giusto ieri hanno ammazzato a Mosca come un cane un suo oppositore politico Boris Nemtsov, a tre giorni di distanza da un collega dello stesso Vlad, il fu generale del KGB, il kazako Rakhat Aliyev, ex genero di Nursultan Nazarbayev, il democratico presidente a vita del Kazakhstan. Noto di passaggio che gesti di questo genere sottintendono movimenti tellurici di vasta portata, perché uccidere è l’estrema ratio dei delinquenti quando si sentono minacciati.

Sarebbe interessante intervistare il Prodi Romano, consulente prezzolato di Putin, sul tema: Come ti risolvo l’opposizione ammazzandone i rappresentanti; lui che ancora non ha detto come e perché non si adoperò fino in fondo per salvare la vita ad Aldo Moro. Acqua passata? Mica tanto.

Veniamo ora al venduto Salvini Matteo, ricordando anche il suo maestro Gianfranco Miglio, già maestro del Prodi: ma chi te li ha dati i soldi per organizzare treni e pullman da tutta Italia? Vista una forte presenza del sud, che tanto sorprende sprovveduti amici del web, direi che finalmente la malavita organizzata ha deciso di mollare il morto Berlusconi e schierarsi con questo infame traditore dell’Italia. Perché dimenticare che con la bandiera il suo ex capo ci si sarebbe pulito il culo?

Ricapitolando, oggi Roma sarà invasa da vocianti schiere di creduloni e prezzolati; oggi il Paese subirà l’ennesimo sfregio da parte di un ignorante figuro, altro che hooligan olandesi. Il cancro lo abbiamo entro i nostri confini e nessuno che si decida a un gesto coraggioso per spazzarlo via, definitivamente. Non che ci si possa riuscire dall’oggi al domani, non siamo a Mosca e non siamo Putin.

E mentre questo Salvini, una vergogna nazionale, bercerà le sue volgarità appoggiato anche dai neo nulla di Casa Pound (il fascismo e Mussolini li conosce meglio l’amerikano Ledeen rispetto a queste capre) il silenzio di tanti mi fa davvero impressione.

Dove sono gli schiamazzanti che accusavano Beppe Grillo di intelligenza con i “fascisti” di Casa Pound? Perché gli stessi che hanno accusato l’onesto ma un po’ semplice Di Battista di intendersela addirittura con i servizi segreti iraniani che tra di loro chiamano “Gadot” il Mossad, non danno fiato alle loro trombe e fanno crollare il palco dell’amico Putin amico degli antisemiti di tutto il mondo?

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Mentre il Qatar, quel paesello finanziatore dei tagliagole dell’ISIS, si compra Milano (grazi agli auspici di Berlusconi e Letta Enrico) il milanese (meneghino lo riservo ad altri) Salvini non trova nulla da dire rispetto agli oleosi soldi islamici che si comprano la sua città; l’Islam nemico è solo quello dei pezzenti palestinesi, dei martoriati sunniti e sciiti iracheni, degli esiliati curdi, dei poveri afghani, dei pericolosissimi perché coltissimi e laicissimi iraniani, mentre i ricchi sfondati “arabi” vanno bene se ti inondano di denaro o ti prestano le basi per folli piani militari, che poi siano gli stessi a finanziare l’orrore non conta.

L’Islam è nemico finché non compra i tuoi immobili e i tuoi fallimenti; l’Islam è la barbarie se innocenti cercano una vita migliore affogando nel mare; l’Islam è medioevo e barbarie finché non si affitta la Scala di Milano per i suoi divertimenti; Calderoli, Borghezio (il doppiogiochista antisemita), Bossi e Salvini hanno qualcosa da dire sui soldi qatarioti? Forti coi deboli e leccaculi dei ricchi, la peggior specie dell’umanità.

Oggi a Roma, l’Italia sarà ancora una volta stuprata dai Salvini di turno, salvati e sostenuti da quei falliti di editori di carta da culo che preferiscono la merda all’onestà, il sangue all’ingenuità, il tradimento del Paese al coraggio di una battaglia che restituisca sovranità agli italiani onesti.

La redazione

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