L’avido, finto convertito al cattolicesimo, Tony Blair si è messo in testa di farsi “re” della Repubblica di Serbia

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Nella soccorritrice rete, la fonte “Blic” sostiene che sta per accadere, nella vicina e ancora turbolenta Serbia, una cosa di tipo particolarmente anomalo anche per un mondo in cui – ormai – non ci meravigliamo più di niente. Se il protagonista della vicenda non fosse indicato in Tony Blair, questa bizzarra notizia di un Paese importante come la Serbia (attore, pochi anni addietro, di una guerra sanguinosa) che sta per essere dato in appalto ad uno spregiudicato affarista massone (alcuni affermano non smentiti, ne querelati ne – tantomeno – sbeffeggiati, che Blair appartenga alla Ur-Lodge Hathor Pentalpha come abbiamo scritto più volte in questo blog), suonerebbe una grossissima bufala. Invece, siccome c’è di mezzo uno dei massimi responsabili delle super spedizioni militari in Afghanistan e in Iraq, sconvolgimenti geopolitici che hanno provocato danni senza eguali alle vite di milioni di esseri umani ed in particolare di europei, la cosa potrebbe essere vera. Blair tra i grandi avidi pervertiti manipolatori delle vite degli umani è uno dei peggiori tra i contemporanei ed è responsabile, in prima persona, non solo di guerre senza senso (se non quello di alimentare la fuori uscita di merci dai magazzini del sistema industriale militare) ma ha intrecciato la propria vita e i propri interessi anche con la crisi speculativa finanziaria che ancora perdura e che ha causato, e causa, suicidi, fallimenti, disperazioni e desolazioni esistenziali gravissime, con la distruzione sistematica dei progetti di vita di tantissime nuove generazioni di europei, e la morte nell’anima di generazioni più mature. La crisi finanziaria, cominciata nel 2007, e che ancora dura, è stata programmata e soprattutto gestita da gentaccia alla Blair, annidata nelle super logge tipo Hathor Pentalpha o, peggio (ma esiste un peggio tra la feccia?) alla “Edmund Burke”.

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Nulla di ciò che ormai accade al Mondo è “libero di accadere”, a causa di forme perverse di avidità – di denaro e di potere – che muove questi psicopatici messi, da altri mostri, a guidare le sorti dell’Umanità. Se Blair dovesse “prendere il controllo della Serbia”, sappiate che dovete cominciare a fare scorte di viveri perché il guerrafondaio, con la sola sua presenza, riuscirà ad appiccare l’incendio, a due passi da casa vostra. Cosa volete che sappia fare d’altro uno che non ha mai fatto altro che ordinare alle truppe di sparare per consumare velocemente munizioni (da ricomprare), utilizzare medicamenti per ferite (da ricomprare), protesi per i più fortunati (da ricomprare), bare e fiori per quelli sfigati di cui neanche quel criminale di  cui parliamo, anche torturato, saprebbe dire i nomi semplicemente perché non sa neanche di chi e di cosa si stia parlano. Siete numeri in mano a questi vampiri assetati di denaro e potere, denaro e potere che ottengono facendo versare il vostro sangue fino a rendervi esangui. Amici serbi, qualunque sia la situazione della vostra terra, sappiate che state per affidare la “Banca del Sangue” ad un vampiro. Un vampiro spesato dagli Emirati Arabi Uniti (da cui non c’è giorno che non ci legga qualcuno da quando abbiamo fatto delle affermazioni sui rizomi massonici che uniscono amici e nemici dichiarati nello scacchiere geo politico mediorientale!) e che solo i libri di storia diranno se erano o meno i burattinai dell’ISIS insieme al Qatar e all’Arabia Saudita. Questa cordata è avvantaggiata, tra l’altro, da tutti i mercenari alla Tony Blair che, non lo dimenticate, si è fatto “cristiano cattolico apostolico romano” per confondere ancora di più le acque, per rendere difficile distinguere tra il bene e il male e chi vuole la guerra senza preparare la pace.

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Chissà cosa pensa Papa Francesco di uno come Blair che, per poter peccare a cuor leggero (scatenare guerre penso che sia un grave peccato per i cristiani di questi tempi), si è convertito alla religione cattolica apostolica romana che, come tutti sanno, prevede la “confessione” che tutto monda.  Serbi, fermate Blair, non ci obbligate al “Gioco della Torre” dove dobbiamo decidere chi buttare giù tra Tony Blair e Abu Bakr Al-Baghdad perché potremmo decidere di salvare il “califfo”.  O, se avessimo “plastico” a sufficienza, di immolarci per ammazzarli tutti e due, ai nostri occhi “profani”, parimenti colpevoli. Questa mattina, domenica 15 marzo,  aro Papa Francesco ti ho sentito giustamente denunciare i troppi silenzi intorno ai “pogrom” contro i cristiani ma, col bene che ti voglio, è ora di approfondire le responsabilità delle azione e delle reazioni che invece di “pacificare ” il Mondo innescano le grandi cacce ai cristiani che sono in corso di cui tu parli. Dove si bruciano chiese e si crocifiggono i cristiani, spesso prima sono passati troppi “Blair” a braccetto con troppi “Bush”, artatamente costruendo i motivi per devastare (prima) quelle terre e massacrare quelle genti. Durante il Giubileo appena indetto, gli uomini di Stato, responsabili di tali perverse guerre di sterminio, devono essere invitati a Roma a confessare i peccati e soprattutto le menzogne costruite per giustificare la rapacità che li muove e l’appropriazione di ciò che per natura non sarebbe loro.

Oreste Grani/Leo Rugens


Serbia: comanda Blair?

In Serbia hanno ripreso a circolare le voci di un imminente rimparso di governo con il quale Aleksandar Vucic tenterebbe di mascherare le falle evidenti della sua gestione politica: gli investimenti stranieri non arrivano, stipendi e pensioni sono stati tagliati e monta l’insoddisfazione della gent, per questo un premier particolarmente decisionista starebbe meditando una mossa a sorpresa. Le alternative sembrano poche: sostituire i tre ministri socialisti, cambiarne soltanto due mantenendo in carica Ivica Dacic che regge gli Esteri e nello stesso tempo è a capo dell’Osce, oppure dimettersi per andare a nuove elezioni. Nel frattempo però una parte del mondo politico comincia a chiedersi se tutto questo abbia senso, posto che Vucic sembra voler mettere il Paese nelle mani di un consulente particolarmente controverso, ovvero l’ex premier inglese Tony Blair

Tutto nasce dall’iniziativa di dare vita ad una “Delivery Unit” che organizzi in modo più efficace le attività del settore pubblico: l’ufficio dovrebbe essere suddiviso in cinque unità che si occuperanno rispettivamente di agricoltura, riforma della pubblica amministrazione, energia, infrastrutture ed imprese pubbliche ma soprattutto la sua gestione verrebbe demandata alla “Tony Blair Associates”. In altre parole, ministri e funzionari verrebbero esautorati da ogni decisione importante, affidando per di più la riforma dello Stato allo stesso uomo che nel 1999 sostenne più di ogni altro la campagna di bombardamenti NATO sul Paese.

Lo scandalo è stato sollevato da un quotidiano belgradese il quale aggiunge che non sono ancora noti i nomi dei cinque capi dipartimento, ma appare già ovvio che in questo progetto le competenze dei ministri verrebbero direttamente subordinate alle valutazioni degli uomini di Blair. La domanda che sorge di conseguenza è : cosa ce ne facciamo allora di un governo? E ancora: è accettabile che le competenze di uno Stato vengano privatizzate affidandole per giunta ad un personaggio così controverso?

Il giornale spinge ancora più avanti il ragionamento: un’iniziativa del genere da parte di Vucic costituisce una indiretta ammissione del fatto che il suo governo non riesce a gestire la situazione e fa acqua da tutte le parti, però anche dopo una simile constatazione lasciare alla “Tony Blair Associates” la gestione dei nodi principali della vita serba sarebbe un gesto inusitato.

Ovviamente in un momento così delicato nessun esponente del governo ha voluto commentare l’idea ma qualcuno ne ha confermato indirettamente l’esistenza, dicendo che l’iniziativa non costerebbe un soldo al contribuente serbo poichè sarebbe” finanziata da donazioni degli Emirati Arabi Uniti”. Il capace portafoglio degli emiri era stato citato anche quando erano esplose le polemiche sulla scelta di Tony Blair: ma con il dollari del petrolio ci si può comprare anche uno Stato?
Fonte: Blic