Pare che la stampa italiana ignori che Obama abbia fatto togliere il segreto a documenti sul nucleare israeliano
Mentre la stampa nazionale discetta della follia di un giovane pilota, il web ribolle per una notizia bomba: il Presidente Obama ha fatto declassificare un documento sul nucleare Israeliano: US Declassifies Document Revealing Israel’s Nuclear Program .
Cade così uno degli ultimi segreti di pulcinella ereditati dalla Guerra Fredda.
A molti questa scelta pare una ritorsione della amministrazione democratica americana nei confronti del Primo ministro Netanyahu (L’ultima porcata di Obama: declassificati documenti su nucleare Israele), a noi sembra una scelta dal significato profondo e complesso.
Osserviamo innanzitutto che il recentemente pensionato numero uno del Mossad, Tamir Pardo non è allineato a Bibi rispetto alle valutazioni del fresco vincitore delle elezioni riguardo lo stato di avanzamento del programma nucleare iraniano. Non è cosa da poco. Si aggiunga la dura critica di Meir Dagan, altro ex capo del Mossad, alla visita di Bibi al Congresso americano.
Appare evidente che il dibattito sul nucleare all’interno di Israele sia piuttosto vivace in questo periodo, il che si aggiunge alla denuncia del Washington Post che accusa il Mossad di avere spiato i colloqui tra USA e Iran riguardo il programma nucleare iraniano.
Rimane da capire a chi gioverà questa mossa e quale sia l’intenzione che ha portato a un gesto all’apparenza di forte rottura tra i due alleati. Hanno ragione i detrattori di Obama, secondo i quali il presidente “abbronzato” vuole la distruzione di Israele?
A noi pare una scemenza, detto sinceramente. Viceversa riteniamo questo gesto un passo nella direzione di quel cambiamento di strategia invocato anche da Amos Oz, scrittore israeliano che in una intervista si è fatto latore di una analisi terribile: se Israele non cambierà la sua politica (intendendo quella di Netanyahu) è destinato a soccombere:
Iniziamo dalla cosa più importante, una questione di vita o di morte:
Se non ci saranno due Stati, ce ne sarà solo uno;
Se ce ne sarà uno solo, sarà arabo;
Se sarà arabo, chissà quale sarà il futuro dei nostri e dei loro figli.
Uno Stato arabo, quindi, dal mare al fiume. Non uno stato binazionale, poiché gli stati bi e multinazionali (tranne l’eccezione svizzera) non hanno un futuro promettente: difatti tendono a frantumarsi o a dissanguarsi fino all’annientamento. Corriere.it 4.3.15
Come è ovvio che sia, la strada verso la Pace è assai più tortuosa e impegnativa della guerra, soprattutto richiede maggiore fantasia e intelligenza, a volte dissimulazione… del resto se Bibi si fosse convinto che l’opzione nucleare non ha più senso come avrebbe potuto tradire il proprio Paese denunciandone il programma nucleare?
Dionisia
P.S. Non mi esprimo circa il rapimento avvenuto in Italia, 1986, di Mordechai Vanunu, l’israeliano che rivelò il programma nucleare israeliano, osservo solo che avvenne a Roma (pare che farlo a Londra avrebbe irritato troppo i britannici), la stessa città nella quale è avvenuta la “extraordinary rendition” della signora Shalabayeva.