Un giorno (non lontano) sapremo chi attizzava il fuoco durante gli “scontri” di piazza
Come passa il tempo!?!? 47 anni addietro, era il 10 maggio 1968, era un venerdì e a Parigi si svellevano i “sampietrini” Quanto accadde quel giorno e quella notte, al Quartiere Latino di Parigi, rimarrà nominato – per sempre – come “il Maggio Francese”. Nelle ultime ore in molti avete considerato degno di attenzione quanto abbiamo pubblicato, in più riprese, relativamente ai moti di piazza e chi, a volte, li fomenta. Grazie per l’attenzione .
Ogni volta che dei cretini organizzati fanno danni, bruciano macchine, sfasciano genericamente vetrine, la mia mente contorta cerca il cui prodest. Ne ho viste fare troppe di cose “double face” per non immaginare con che facilità si possano ancora oggi far degenerare le situazioni di piazza (quando lo si voglia) e si abbia interesse a far salire il clima di violenza nelle città di un Paese piuttosto che di un altro.
Il 23 giugno 2013, postavo un ragionamento su chi fosse, in realtà, che “spaccava tutto” a Parigi, in quelle ore mitiche del Maggio ’68.
“Dietro” al Maggio francese, c’erano gli studenti ma anche (ormai è certo) l’odio statunitense per il Gen. De Gaulle. Non solo quello, ovviamente, ma anche quello. Consiglio di cercare – sempre – nella realtà “ciò che c’è ma non si vede”. Rifiutare – sempre – le semplificazioni alla Beppe Severgnini.
Spesso (quasi sempre) le cose stanno…
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