Le elezioni regionali, la periferia corrotta e il corpo flaccido della Partitocrazia
Come volevasi dimostrare, anche DeLuca è tra gli impresentabili.
Grazie alle imminenti elezioni regionali stiamo assistendo a continui accapigliamenti tra esponenti partitocratici intenti a “denunciare” chi sia, tra loro, più impresentabile dell’altro. Se si trova il coraggio/voglia di andare alla ricerca – nei post di Leo Rugens – di tracce ragionate rispetto al problema della periferia infetta, si può cogliere quel poco di cui – alla fine – possiamo andare orgogliosi e cioè saper pre-vedere. Basterebbe notare le date dei post dedicati a Vincenzo De Luca o a quanto Alberto Statera scrive (inascoltato) da anni, sul tema della periferia corrotta. Gian Antonio Stella, sulla dicotomia centro/periferia, arriva buon ultimo.
Tenete conto comunque che “il non voto” determina sempre di più una falsa legittimità del “governo dei peggiori” che vengono comunque eletti. Tenete conto che se un De Luca dovesse essere votato dal X% dei campani, in realtà sempre dell’X% dei voti espressi si tratterebbe. Cioè, se va bene, del 50% degli aventi diritto al…
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