“Il Demonio ha paura della gente allegra”, avvertiva don Bosco, e Papa Francesco sembra saperlo molto bene

Pope Francis gestures while speaking to journalists during the direct papal flight to Rio de Janeiro, Brazil, Monday, 22 July 2013. Francis, the 76-year-old Argentine who became the church's first pontiff from the Americas in March, returns to the embrace of Latin America to preside over the Roman Catholic Church's World Youth Day festival.  (AP Photo/Luca Zennaro, Pool)

Il 23 febbraio 2010, a quattro mani, Ferruccio Pinotti e Alberto Statera suonavano un concerto/articolo come poche altre volte, fuori dai libri scritti da specialisti, era stato dato di leggere di cose di Chiesa. Dopo tutto quanto descritto nell’articolo di stampa, è  salito al soglio pontificio il gesuita un po’ francescano Papa Bergoglio. Ed è arrivato “prendendo d’incontro” il mondo della settocrazia (come partitocrazia, calciocrazia o bertolasocrazia), mettendo tutti all’angolo. Vedremo inoltre cosa Papa Francesco ha preparato per questi “proci” in occasione dell’imminente Giubileo straordinario. Intanto, con una storiella raccontata in spagnolo, ha proposto di unificare il giorno in cui si celebra la Pasqua di Resurrezione. La cosa mi sembra sia già un primo buon esempio di volontà di mettere ordine tra “credenti”: se Cristo è risorto (cosa non da poco) almeno si decida che lo ha fatto nello stesso giorno. “Il demonio ha paura della gente allegra”, avvertiva don Bosco. Questo motto lo ricordiamo noi a ulteriore complimento per la decisione di Papa Bergoglio pronto, evidentemente, ad uno “Giubileo Straordinario”.

Oreste Grani/Leo Rugens


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