Papa Francesco, con l’odierna enciclica, insedia il tavolo etico, politico, religioso che l’umanità degli oppressi attendeva

Papa conferma cardinale Vallini suo vicario a Roma

Papa Francesco, affrontando il tema dell’ambiente e della Terra che è di tutti e non di alcuni oligarchi avidi e spietati, crudeli nei confronti degli altri esseri (persone e qualunque altra forma “vivente”), insedia il tavolo etico, politico, religioso, economico, sociale che avrà il compito di delineare le strategie possibili perché tutto non finisca, quanto prima, in una tragica Apocalisse.

Sapevamo che il francescano/gesuita Bergoglio era stato selezionato, proposto ed elevato al soglio pontificio certamente non in casualità ma, pur sperandolo dal primo giorno della sua elezione, non immaginavamo di uscire dalla nostra (la stessa di miliardi di altri esseri viventi) solitudine culturale e affettiva grazie a un pensiero strategico di tale dimensione. L’Umanità ha nuovamente un pensiero utopico a cui ispirarsi e una guida autorevole da seguire/sostenere/difendere. Ora sì che il Papa deve temere e non per quelle quattro cazzatelle che il maligno Luigi Bisignani insinuava, qualche settimana addietro, nei suoi gossippari articoletti sul Il Tempo di Roma. Ora sì che gli aviti, incolti, sanguinari attuali padroni della Terra, quei banchieri che senza equivoco alcuno vengono indicati da Francesco Bergoglio quali despoti da combattere, sanno chi devono considerare il nemico giurato e capace di batterli sul terreno della giustizia, della fraternità, dell’equità che sole faranno l’uguaglianza tra i viventi nel Creato. La formula  politica e sociale globalizzatrice basata sullo spietato sfruttamento degli uomini e delle risorse, voluta da una elite neo aristocratica e tecnocratica auto-considerantesi illuminata, ha finalmente un avversario con cui fare i conti.

La parte dell’Umanità sofferente e fino ad oggi soccombente, è giusto che veda, nel ragionamento di Papa Francesco, in un futuro possibile, la vittoria della Luce sulle Tenebre.

OresteGrani/Leo Rugens